Pubblicato il 31 Agosto 2024
1.155 euro: tanto è costato a due turisti milanesi l’acquisto di alcuni pezzi di pecorino sottovuoto, una salsiccia e un trancio di coppa. L’episodio è stato raccontato da La Nuova Sardegna e suscita ancora più clamore poiché la turista coinvolta è ipovedente. I fatti si sono svolti martedì scorso a Porto Istana, vicino Olbia, davanti all’area marina protetta di Tavolara. Questa zona è notoriamente frequentata da ambulanti che vendono ai turisti i prodotti tipici della zona.
Una salsiccia da oltre 1.000 euro
In base alla ricostruzione la coppia di turisti, in vacanza a Murta Maria, ha deciso di acquistare alcuni prodotti tipici gastronomici della zona. Mentre l’uomo stava sistemando la merce acquistata, la donna ipovedente ha completato l’acquisto tramite bancomat. La coppia non ha ricevuto alcuno scontrino fiscale, ma solo la ricevuta del pos che riportava il nome, la ditta e l’indirizzo del venditore. Si tratta di un uomo di Buddusò, un comune di Sassari dove si producono diverse eccellenze culinarie sarde.
La replica dell’uomo: “Erano più svegli di me”
Solo in un secondo momento la coppia ha scoperto di aver pagato oltre 1.000 euro, precisamente 1.155 euro e si sono messi sulle tracce del venditore ambulante, ma senza riuscire a trovarlo. Hanno quindi presentato un esposto alla Guardia di Finanza per la vendita senza scontrino fiscale e denunciato l’ambulante ai carabinieri di Buddusò.
Sono intervenuti gli stessi familiari della coppia che hanno rintracciato il venditore, che avrebbe replicato che i suoi sono prodotti di nicchia e che il prezzo era stato comunicato prima dell’acquisto. I familiari avrebbero sottolineato la condizione di cecità della donna e l’età avanzata dei due, ma anche in questo caso l’ambulante non si è scomposto e ha detto che la coppia era molto lucida: “Erano più svegli di me, dato che guidavano, erano in spiaggia e hanno pagato con il pos” – avrebbe aggiunto.
Almeno per ora non si sono registrati interventi da parte delle forze dell’ordine, ma gli stessi venditori ambulanti muniti di regolare licenza a Buddusò hanno chiesto maggiori controlli per escludere chi lavora senza autorizzazione.