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Ubriaco alla festa, si risveglia in una bara sepolto vivo: “Volevano usarmi come sacrificio umano”

Pubblicato il 5 Settembre 2022

Un’esperienza davvero terrificante per Victor Hugo Mica Alvarez, un 30enne che dopo una festa si è risvegliato in una bara di vetro.

Non era una festa qualsiasi ma la cosiddetta Pachamama, che in lingua quechua significa “Madre Natura”. Si tratta di una divinità adorata e venerata dagli Inca e da altre popolazioni abitanti nell’altopiano andino, che rappresenta la grande dea madre dell’agricoltura, della terra e della fertilità.

Ma come si è ritrovato il povero Victor Hugo dentro una bara?

Il racconto terrificante di Victor: “Mi sono risvegliato in una bara dopo aver bevuto e masticato coca”

Victor ai media locali ha spiegato di aver partecipato al Pachamama, dove ha bevuto molto, masticato foglie di cocaina e ballato fino a notte fonda, ma i suoi ricordi arrivano fino ad un certo punto.

L’unica cosa che ricorda con nitidezza e con terrore è di essersi risvegliato pensando di essere nel suo letto, con la necessità di andare in bagno. Non riusciva a capire dov’era né tanto meno a muoversi e il suo stupore si è trasformato in terrore quando ha capito di non essere nel suo comodo letto, bensì in una bara di vetro.

Il ragazzo, ancora sporco di fango e terreno, ha raccontato ai media la sua terribile esperienza con tanti particolari agghiaccianti: “Ho capito di essere in una bara e quando ho picchiato contro il vetro l’ho rotto in parte, facendo entrare un sacco di terra. Chi mi ha fatto questo ha voluto usarmi come sacrificio umano”.

Il ragazzo a fatica è riuscito a scappare, anche perché da quanto emerge dal suo racconto la bara non si trovava ad una profondità eccessiva.

Al danno però si è aggiunta la beffa poiché, quando Victor si è recato alla polizia e ha raccontato la sua allucinante esperienza, gli hanno creduto in pochi dal momento che lui stesso non ricordava cosa fosse accaduto esattamente.

Sacrifici umani al Pachamama?

In Bolivia la festa di Madre Natura si svolge nel mese di agosto ed è sentitissima, proprio perché affonda le sue radici in tempi antichissimi.

É usanza festeggiare, mangiare e ballare attorno al fuoco per rendere omaggio alla dea Madre Natura e durante le celebrazioni le popolazioni scavano un fosso dove vengono riposti gli alimenti cucinati per ringraziare Madre Natura, per poi ricoprirlo con una pietra.

Per rendere il terreno più fertile viene sacrificato un feto di lama, ma in passato venivano fatti anche sacrifici umani, un’usanza evidentemente che persiste ancora.