Pubblicato il 24 Marzo 2022
Orrore a Mesenzana, piccolo comune in provincia di Varese dove un uomo di 44 anni, Andrea Rossin, ha ucciso questa notte i suoi due figli, Giada di 13 anni e Alessio di 7, e poi si è suicidato. A quanto emerso dai primi accertamenti medico legali svolti nella villetta bifamiliare dove vivevano, i due bambini sono stati uccisi nel sonno con diversi fendenti al torace, sferrati con un coltello da cucina dal padre che con la stessa arma si è tolto la vita.
A quanto emerso finora, Rossin era in fase di separazione dalla moglie 35enne.
Questa mattina la donna doveva andare a riprendere i ragazzi, che avevano passato la notte dal padre nella villetta a schiera di via Pezza, per portarli a scuola. È stata la madre a scoprire i cadaveri dei suoi due figli e dell’uomo nell’appartamento dell’ex marito e a dare l’allarme.
La donna è stata colta da un malore e trasportata in pronto soccorso a Cittiglio, dove è stata ricoverata sotto choc. Entrambe le vittime frequentavano la stessa scuola a poche centinaia di metri dalla villetta, l’istituto comprensivo “E. Zuretti”: Giada andava alle medie, Alessio alle elementari.
Da circa due settimane la donna si era trasferita a casa della mamma, a Brissago (in provincia di Varese), a causa della relazione finita. L’uomo, a quanto emerge dai primi approfondimenti effettuati dalla procura di Varese, “soffriva da tempo di problemi psichiatrici e non accettava la separazione dalla moglie, che tormentava”. Lo ha reso noto il procuratore della Repubblica Daniela Borgonovo. Non è ancora stato reso noto se l’uomo fosse in cura presso qualche struttura. Al vaglio degli inquirenti, fra le ipotesi di movente, la relazione tra il 44enne e la madre dei bambini, e la non accettazione della separazione. Nelle prissime ore la madre verrà ascoltata dagli inquirenti per poter ricostruire le ultime ore di vita dei figli e comprendere se ci fossero eventuali tensioni pregresse tra lei e l’ex marito. Al momento non risultano denunce per maltrattamenti o interventi per liti violente. Le testimonianze di familiari e amici saranno fondamentali per ricostruire la tragedia.
“Non ho parole, non avevo idea, siamo sconcertati, era da un po’ che non ci vedevamo ma lui era felice, sorridente”, ha detto la cugina di Andrea Rossin. La donna, che vive nel Veronese, non lo vedeva da quasi due anni. “Non sapevo che si stessero separando, chissà cosa gli è saltato in testa. Veniva a trovarci per qualche giorno, poi andava dai parenti di Padova”, ha proseguito. Il covid ha però allentato i rapporti: “Da piccolina giocavamo insieme, io andavo spesso da lui, era un uomo solare”, ha concluso la donna.