Dopo aver ucciso la madre, si sarebbe tolto la vita nella sua abitazione, in via Bachelet a favara, in provincia di Agrigento, con un colpo di pistola. Questa è la storia di un impiegato 52enne: anche la madre è stata trovata morta, con i segni inequivocabili di un colpo di arma da fuoco.
Inizialmente si era pensato che la donna avesse avuto un infarto, dopo il suicidio del figlio. L’ipotesi dell’omicidio-suicidio, formulata nelle ultime ore, è scaturita dall’esame della salma di Antonia Volpe, pensionata 83enne, in obitorio: durante la notte il medico legale ha accertato che sul petto c’erano un foro di entrata e uno di uscita.
Per tutta la notte si sono susseguiti gli interrogatori: sono stati sentiti l’altro figlio e il fratello, coloro che alla vista dei due corpi hanno avvertito i Carabinieri.
Quando è morta, la donna era sul divano della cucina e aveva su di sé alcune coperte. Secondo le ipotesi, l’assassino sarebbe il figlio Angelo Maria, 52enne, operatore scolastico, che avrebbe poi usato su di sé la stessa pistola per suicidarsi.
Il revolver aveva la matricola abrasa ed era detenuto illegalmente: il padre defunto aveva una seconda pistola, detenuta legalmente, che è estranea ai fatti. Tra le supposizioni dei Carabinieri c’è anche l’omicidio premeditato, poiché il figlio si era procurato la pistola. Il 52enne non aveva mai avuto problemi con la giustizia
(Foto di repertorio)
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