Pubblicato il 29 Novembre 2023
Nonostante il moto di sdegno e indignazione che ha attraversato tutta Italia dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta, che ha confermato la sua colpevolezza davanti al gip, non si placano le violenze nei confronti delle donne e i femminicidi.
L’ultimo purtroppo si è consumato ieri, ad Andria, dove il 51enne Luigi Leonetti ha confessato di aver ucciso la moglie 42enne Vincenza Angrisano davanti ai figli piccoli, dopodiché ha chiamato i carabinieri e i familiari per raccontare l’orrore che aveva commesso.
La confessione
Uno dei fratelli di Leonetti ha raccontato quei drammatici attimi in cui è emersa la tragica verità: “Mi ha telefonato ma non ho risposto perché stavo lavorando. Chissà se l’aveva già uccisa. Ci ha rovinato la vita. È la nostra vergogna”.
C’è tanta rabbia tra i familiari del 51enne, molto preoccupati per le sorti dei bambini piccoli che in un sol colpo hanno perso la madre, uccisa, e il padre arrestato. Entrambi erano in casa al momento dell’aggressione mortale e sono stati presi in consegna dagli psicologi del centro traumi della ASL Bat.
I carabinieri, dopo la telefonata di Leonetti, sono sopraggiunti in prossimità della provinciale 231 dove hanno trovato l’uomo ad attenderli. Dopo aver farfugliato qualcosa di poco comprensibile, è stato portato in caserma dove è stato posto a fermo per omicidio. Nella casa i militari hanno trovato un coltello sporco di sangue, saranno gli accertamenti disposti dalla Procura di Trani a stabilire se è l’arma del delitto.
La lite
I militari hanno trovato la donna riversa a terra in una pozza di sangue, con numerose ferite all’addome e al torace. La salma della donna è a disposizione dell’autorità giudiziaria che ne disporrà l’autopsia.
Secondo le prime ricostruzioni il delitto sarebbe avvenuto al culmine di una violenta lite, l’ennesima a quanto pare, e lui l’avrebbe aggredita mortalmente con un coltello.
Eppure un paio di mesi fa nessuno avrebbe potuto immaginare un epilogo simile. La coppia aveva festeggiato i 14 anni di matrimonio, che Vincenza aveva celebrato così sui social: “Buon anniversario a noi che tra mille difficoltà riusciamo sempre a uscirne vittoriosi. Alla meravigliosa famiglia che abbiamo formato e a tante nuove avventure che riusciremo a superare”.
Insomma nonostante gli alti e bassi sembrava che la coppia avesse raggiunto una certa stabilità, ma secondo i familiari negli ultimi tempi le cose erano precipitate e i due ormai vivevano da separati in casa. Secondo le testimonianze lei voleva cambiare casa, mentre lui la trattava sempre male, fino al tragico delitto.
L’intera comunità è sconvolta e anche Giovanna Bruno, sindaco di Andria, ha voluto condannare fermamente l’ennesimo femminicidio ed esprimere la sua vicinanza alla famiglia di Vincenza, l’ultima vittima di violenza sulle donne.
A testimonianza di quanta strada ci sia ancora da fare per combattere efficacemente la violenza sulle donne in questi giorni si è registrato un altro gravissimo episodio: a Reggio Calabria un uomo stava massacrando di botte la moglie e solo l’intervento delle 3 figlie piccole, che hanno telefonato i carabinieri e richiamato l’attenzione delle persone con un cartello “help” esposto al balcone, ha potuto evitare l’ennesimo femminicidio.