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Uccisa per errore dopo la spesa, arrestati i due presunti assassini di Caterina Ciurleo

Pubblicato il 26 Luglio 2024

Il maggio scorso l’81enne Caterina Ciurleo si ritrovò nel bel mezzo di una sparatoria tra clan rivali e fu raggiunta da un proiettile che le è risultato fatale. La tragedia si è consumata a Roma e la “colpa” della povera 81enne è stata solo quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Caterina Ciurleo era andata insieme ad un’amica, rimasta illesa ma comprensibilmente scioccata dopo la sparatoria, a fare shopping in un centro commerciale e dopo una passeggiata stava rientrando a casa. Poi ha avuto la sfortuna di incontrare sulla sua strada due uomini che, brandendo una pistola, hanno sparato all’impazzata verso di lei, anche se gli obiettivi erano ben altri. I due presunti killer sono stati arrestati dalla Squadra Mobile, mentre le indagini proseguono.

La dinamica della sparatoria che ha ucciso Caterina Ciurleo

Gli inquirenti sembrano aver tracciato un quadro piuttosto preciso dell’incidente: Caterina Ciurleo è stata ferita mortalmente da un proiettile esploso da una Fiat 500 rossa che aveva imboccato contromano via Don Primo Mazzolari. L’obiettivo dei sicari non era certo l’81enne, ma alcuni uomini non ancora identificati a bordo di una Volkswagen grigia che, avendo intuito il pericolo, si sono affiancati all’auto dove viaggiava la Ciurleo usandola come uno scudo.

È partita una raffica di colpi, trasformando le vie romane in strade da Far West, e uno dei proiettili ha colpito la Ciurleo. L’amica scioccata ha fermato l’auto, le persone l’hanno soccorsa e poco dopo è arrivata l’ambulanza, ma purtroppo per l’81enne non c’è stato più niente da fare. Uno dei due presunti sicari era già stato fermato e poi liberato, ma dopo ulteriori indagini la sua posizione si è aggravata e quindi per lui sono scattate nuovamente le manette.

Le cause della sparatoria

Gli agenti della Polizia di Stato stanno indagando sulle cause della sparatoria, anche per individuare le altre persone a bordo della Volkswagen, i veri obiettivi dei due sicari. Gli inquirenti stanno lavorando sull’ipotesi di un probabile regolamento di conti tra due clan rivali che si contendono il territorio per il controllo dello spaccio a Ponte di Nona.

Secondo quanto trapelato finora poco prima della sparatoria due gruppi di persone si sarebbero affrontate nei cortili delle palazzine popolari, proprio per motivi legati allo spaccio di droga. Uno dei due gruppi, per rispondere allo “sgarro”, avrebbe organizzato questa spedizione punitiva contro il clan rivale, ma purtroppo di mezzo ci è finita un’anziana donna del tutto innocente ed estranea da ogni circuito malavitoso e criminale.