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Bozzoli

Uccise lo zio e lo gettò nel forno: Giacomo Bozzoli in fuga dopo la condanna all’ergastolo

Pubblicato il 2 Luglio 2024

La Corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo per Giacomo Bozzoli, condannato per l’omicidio dello zio Mario, poi gettato nel forno della fonderia di famiglia a Marcheno, in provincia di Brescia, l’8 ottobre del 2015. Dopo la sentenza i carabinieri si sono dunque recati nella sua casa vicino al Lago di Garda per arrestarlo, ma non hanno trovato nessuno. Il 36enne al momento è irreperibile e non si sa dove sia.

La condanna all’ergastolo di Giacomo Bozzoli

Lunedì pomeriggio i giudici della Cassazione hanno confermato la sentenza di condanna all’ergastolo emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Brescia lo scorso 17 novembre 2023, che a sua volta aveva confermato la condanna della Corte d’Assise il 30 settembre 2022. Per di più, oltre all’ergastolo Bozzoli è stato anche condannato all’isolamento diurno per un anno.

Come detto però quando i militari si sono recati a casa del 36enne per condurlo in carcere, non l’hanno trovato. Un portavoce delle forze dell’ordine ha ipotizzato che il 36enne si stia godendo gli ultimi momenti di libertà, prima di costituirsi spontaneamente.

Il delitto

Bozzoli è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso lo zio Mario, di 52 anni, l’8 ottobre 2015 e poi di averlo gettato nel forno della fonderia di famiglia. Assunta Cocomello, sostituto procuratore generale in Cassazione, ha evidenziato come tutte le prove esaminate conducano a Bozzoli. Tra queste rientra l’odio, giudicato dalla Corte “ostinato e incontenibile”, di Giacomo verso lo zio, che secondo lui lucrava sulla società e rappresentava un ostacolo ai suoi progetti imprenditoriali.

La difesa di Bozzoli si è data da fare, presentando un ricorso di ben 145 pagine elencando 11 motivi per richiedere l’annullamento della sentenza, ma è stata tutta fatica sprecata poiché la Cassazione l’ha respinto. Le ricerche del fuggitivo proseguiranno per portarlo quanto prima in carcere.