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Uccisero a sprangate una guardia giurata a Piscinola, arriva la risposta al ricorso per ridurre la pena

Rigettato dalla Cassazione il ricorso per ridurre la pena ai tre ragazzi che uccisero Francesco Della Corte.

Pubblicato il 24 Novembre 2021

La Corte di Cassazione ha respinto la richiesta di riduzione della pena presentata dagli avvocati dei 3 ragazzi che, il 3 marzo 2018, uccisero a colpi di bastone Francesco Della Corte alla stazione metro di Piscinola.

Gli avvocati avevano chiesto ai giudici di valutare l’insussitenza della premeditazione dell’omicidio, quindi l’eventuale accoglimento avrebbe potuto aprire la strada ad una riduzione della pena. Così non è stato, quindi tutti e 3 dovranno scontare 14 anni e 6 mesi di reclusione.

I fatti di quella tragica sera del 3 marzo 2018

I 3 ragazzi, all’epoca dei fatti minorenni, aggredirono a colpi di bastone Francesco Della Corte, che stava svolgendo il suo lavoro nella metropolitana di Piscinola, con l’intento di sottrargli la pistola.

Inizialmente la condanna era di 24 anni, scesa a 16 con il rito abbreviato ed ulteriormente ridotta a 14 anni in appello.

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere Borrelli che si è così espresso su Facebook: “Temevamo che in Cassazione arrivassero ulteriori sconti di pena ed invece i giudici hanno confermato la pena di 14 anni per aver ucciso in modo brutale. Con la buona condotta e altre riduzioni che si danno in genere purtroppo faranno molto meno.

Ora attendiamo riposte da parte del Ministro della Giustizia, sono passati più di due anni, per la vicenda del permesso premio concesso nel 2019 ad uno degli assassini che era appena finito in carcere”. Uno dei 3 aggressori infatti ottenne un permesso premio per festeggiare il 18esimo compleanno ed in quell’occasione furono postate anche foto sui social, suscitando ulteriori polemiche.