Pubblicato il 8 Aprile 2022
Mariupol non esiste più. Ecco quel che resta dopo l’assedio. E’ un cumulo di macerie. Così è stata ridotta dall’esercito russo. Anche se il Cremlino smentisce anche questa versione. Perché la milizia della Repubblica popolare di Donetsk accusa i nazionalisti ucraini della distruzione.
“Si parla tanto dell’offensiva russa nel Donbass, ma da dove partirà non lo sa nessuno, forse dalla zona di Kharkiv, che è la più calda. Noi per il momento restiamo qua. D’altronde sono otto anni che siamo in guerra e non ce ne siamo mai andati. E’ una guerra civile dove chi combatte, anche i separatisti, ha passaporto ucraino”, è il racconto uno dei circa 160 italiani rimasti in Ucraina, che preferisce rimanere coperto da anonimato, si sa solo che si trova a Donetsk.
“I negozi sono tutti aperti, mentre le scuole si sono trasformate in centri di accoglienza per i tanti rifugiati arrivati da Mariupol, distante un centinaio di chilometri, e dai villaggi nei dintorni. Sono un mare, sia filo ucraini che filo russi – continua evidenziando anche le tensioni che si stanno registrando a Donetsk – Se sei filo ucraino e inizi a gridare Slava Ukraini (Gloria all’Ucraina, ndr) qui ti fai pochi amici. Se sei qua devi stare un po’ zittino. Alcuni hanno preso a calci gli aiuti umanitari che gli hanno consegnato e disegnato svastiche sui muri delle scuole. Ancora non si sono resi conto che a Donetsk la maggior parte è pro Russia e sono contenti”.
Intanto, proprio nella regione di Donetsk razzi russi hanno colpito la stazione di Kramatorsk, causando almeno 50 morti, fra i quali 10 bambini, e centinaia di feriti fra le migliaia di profughi che aspettavano per essere evacuati. La tv Ukraine 24 pubblica le immagini di uno dei missili sul quale si vede la scritta in russo “per i bambini”.
I frammenti del missile che appaiono in un video vicino alla stazione di Kramatorsk appartengono ad un vettore Tochka-U, “utilizzato solo dalle forze ucraine”, ha affermato il ministero della Difesa russo, respingendo le accuse delle autorità di Kiev, riferisce l’agenzia Interfax. Sempre secondo il ministero della Difesa russo, l’attacco è stato compiuto da un battaglione missilistico ucraino dalla località di Dobropolye. Lo scopo, aggiunge il ministero, era “impedire ai civili di partire” per usarli come “scudi umani” dell’esercito ucraino, riferisce la Tass.
Sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk sono stati usati missili russi ad alta precisione Iskander, ha sostenuto, invece, la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova. “L’esercito criminale russo ha usato un missile a grappolo ad alta precisione Iskander”, ha dichiarato su Telegram.