Dozzine di persone hanno trovato rifugio in una sinagoga di Kiev
Il rabbino del posto, Jonathan Markovitch ha fatto sapere ai media di aver aperto le porte della sua sinagoga ai rifugiati: già decine coloro che ne hanno usufruito.
Nei giorni scorsi il rabbino e sua moglie avevano fatto scorta dei generi di prima necessità in vista della possibile invasione russa, che si è concretizzata definitivamente alle prime luci di questa mattina.
Markovitch ha riferito che centinaia di ebrei sono rimasti a Kiev perché non avevano i mezzi per fuggire, nonostante anche oggi stesso il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid ha rinnovato l’appello agli israeliani di lasciare l’Ucraina e di dirigersi verso uno dei cinque punti di confine con Moldavia, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia, dove sono presenti diplomatici che potranno favorire il passaggio di frontiera.
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