Attaccato l’aeroporto di Ejsk, città della Russia meridionale, a 247 chilometri da Krasnodar, diversi incendi sono scoppiati nell’area degli edifici vicino all’estremità orientale della pista.
A rivelarlo è stato il gruppo di monitoraggio Crimean Wind che ha avuto accesso alle rilevazioni satellitari, così come riporta Unian.
Attaccate anche la raffineria Illinsky nel territorio di Krasnodar e la raffineria di petrolio di Volgograd, che appartiene alla PJSC Lukoil-Volgogradnaftoperobka.
Secondo i residenti locali, nella notte a Volgograd si sono udite circa 40 esplosioni.
Lo stato maggiore ucraino ha confermato che nella notte sono state attaccate sul territorio russo le raffinerie di petrolio Afip, Ilya, Krasnodar e Astrakhan e le stazioni radar e i centri di intelligence elettronica nella regione di Bryansk e in Crimea. Lo riferisce Rbc-Ucraina.
L’esercito di Kiev, inoltre, ha dichiarato di avere colpito siti di stoccaggio e di preparazione per l’uso di droni, edifici di addestramento, punti di controllo e di comunicazione per i droni che vengono lanciati da Krasnodar.
In seguito all’attacco c’è stata una serie di esplosioni e un incendio.
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