L’Ugl afferma di aver richiesto l’intervento del Prefetto per affrontare la questione dei lavoratori dell’Aias ed “evitare – scrivono i vertici Ugl – che per la Festa del Lavoro del primo maggio, 12 famiglie di lavoratori patiscano un licenziamento come autisti e accompagnatori di persone con grave disagio personale e familiare che si recano per motivi di natura sanitaria al centro di riabilitazione regionale convenzionata ASP-CL.
E a maggior ragione sollecitato tale intervento – proseguono – perché il sotterraneo movimento che sostiene rapporti causa-effetto sul portafogli di chi deve pagare e di chi deve avere garanzie di effettivo pagamento sulla gratuita del servizio accompagnamento-trasporto di AIA, affrontato ad armi spianate in Consiglio monotematico di ieri sera 29 aprile 2021, non porta ad assunzioni di responsabilità per il saldo delle competenze pregresse, né apre spiragli di innovazioni qualificate. Anzi, si legge sui giornali di una presa di posizione da parte interessata economicamente, di rinuncia alla “gratuita voluta per legge” del lavoro espletato dai 12 capifamiglia, ora appiedati, e “annuncia la propria gratuita rivolta alle persone trasportare già e alle loro famiglie interessate!”
Un vero paradosso!
Resta questa organizzazione sindacale – aggiungono – a difesa delle famiglie che non festeggeranno il 1° maggio del lavoro, perché resteranno “handicappati lavorativamente” come sono sanitariamente quelli a cui forniscono mansioni, competenze, assistenza personale, lavoro.
Annuncia questa sigla sindacale – concludono – di “presa-in-carico” come “audit sociale” di tutte quelle situazioni vissute sulla testa dei capi famiglia che vivono il problema degli anziani genitori in casa o meno e similmente di congiunti con accertata disabilità ex-lege 104/92; assicurando al contempo strategie adeguate alla copertura delle falle operate ieri sera in Consiglio comunale ex-lege 328/00: stante la personificazione del superiore “accordo di programma triennale del piano di zona del distretto sociosanitario D9 di Gela comune-capofila di altri”, che solo a nome dei quali si sviluppa il servizio di accreditamento distrettuale dei fornitori di servizi e le operazioni di affidamento quali “servizi e interventi integrati” per raggiungere economie gestionali come richieste dallo stato centrale ex-lege 328/00 legge quadro nazionale, cui si deve i L.E.A. i L.I.V. sanitari e socioassistenziali e gli attuali L.E.P. livelli essenziali nazionali uniformi di prestazioni integrate sociosanitarie”.
Andrea Alario, Sebastiano Granieri e Biagio Tuzzetti
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