Pubblicato il 18 Gennaio 2025
Il titolare di un locale di Terni: “Dovevo inventarmi qualcosa o andavo all’aria. Di amari non se ne servono più e ormai anche il consumo di vino è limitato”
Adesso, con l’entrata in vigore delle nuove norme previste dal Codice della strada, i locali stanno perdendo entrate e clienti.
Un ristorante di Terni ha quindi deciso di laniare l’iniziativa “operazione cena sicura”. Si tratta di un servizio di navetta, disponibile per tutti i clienti preoccupati dalle nuove normative riguardanti la guida in stato di ebbrezza, che li trasporta da e verso casa. In pratica, potete bere senza pensieri, al vostro ritorno ci pensiamo noi. “La diminuzione delle presenze nell’ultimo mese – spiega Michele Lo Iacono, proprietario de ‘I ribelli di campagna’ – mi ha costretto a trovare una soluzione. Dovevo inventare qualcosa, altrimenti rischiavamo di chiudere. Per Capodanno abbiamo ricevuto 28 disdette. Ormai non si servono più amari e limoncelli, e il consumo di vino è ridotto, non si va oltre un bicchiere a persona.”
“Noi però, che non siamo in centro città, vogliamo continuare a lavorare – prosegue il titolare del locale che è a due passi dalla cascata delle Marmore -. Così abbiamo deciso che il venerdì e il sabato sera, con le nostre due auto aziendali, forniremo il servizio navetta ai clienti che ce lo chiederanno, prendendoli e riportandoli direttamente nelle loro abitazioni. Al momento non abbiamo ancora ricevuto richieste, vediamo come andrà, ma da febbraio siamo pronti anche a noleggiare un pulmino, se sarà necessario”.
Secondo Lo Iacono “già gli aumenti dei prezzi negli ultimi tempi avevano inciso sugli affari, ora a dare un ulteriore colpo ha contribuito quel po’ di fobia che si è creata per queste sanzioni. Anche i fornitori, che hanno il polso della situazione, ci confermano che le nuove norme hanno inciso sui consumi, soprattutto a cena. È una bolla – conclude il ristoratore – che forse passerà, intanto noi cerchiamo di lavorare come possiamo e di arginare le perdite. Siamo imprenditori e siamo pertanto pronti ad assumerci sempre il rischio che deriva dal fare impresa”.