Under Shield lancia le mascherine trasparenti per le persone affette da sordità

Leggi l'articolo completo

Mascherine trasparenti per le persone affette da sordità. L’innovativo dispositivo di protezione individuale è stato realizzato dalla ditta Under Shield di Fontaniva, in provincia di Padova, azienda a conduzione familiare, nata nel 2002 e specializzata nell’intimo sportivo e nell’abbigliamento per motociclisti e in capi al carbonio, che conta una decina di dipendenti e una filiera produttiva tutta italiana. 

Nei mesi di lockdown hanno ideato e realizzato mascherine lavabili e riutilizzabili, disponibili anche per bambini. apprezzati per le performance tecniche anche da Ryanair che le ha scelte per la protezione del personale della compagnia aerea. Ora hanno creato una mascherina trasparente in tessuto e poliuretano, che agevola la lettura del labiale e le conversazioni con la lingua dei segni.

Oggi l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, ha visitato l’azienda e ha incontrato il titolare Paolo Pandin e i suoi collaboratori.

 “In questo difficile momento, il team guidato da Paolo Pandin ha scelto di dedicarsi alla progettazione e alla realizzazione di mascherine speciali che forniscono una risposta concreta alle necessità delle persone sorde o sordomute”, ha sottolineato Donazzan, “Le persone affette da sordità stanno pagando a caro prezzo l’introduzione delle mascherine protettive, in termini comunicativi e di isolamento sociale: questo dispositivo va invece nella direzione di tutelare la salute senza limitare la comunicazione tra e con soggetti affetti da sordità”.

Le mascherine sono tutte testate, anche quelle trasparenti, e hanno superato i test di filtrazione batterica e di equivalenza con i dispositivi di protezione chirurgici.

“Il team di Under Shield si è approcciato a questo prodotto non certo per cercare il profitto: era loro precisa intenzione dare un contributo alla collettività che non aveva considerato a sufficienza le problematiche delle persone disabili nell’udito – continua l’assessore – Oltre 30 mila persone in tutta Italia usano nella loro quotidianità la lingua dei segni: soggetti che vivono purtroppo una forte penalizzazione nelle relazioni e nell’accesso ai servizi”.

“Auspico che la consapevolezza maturata in questo frangente – conclude Donazzan – porti presto l’Italia ad approvare quel disegno di legge sulla lingua dei segni che dal 2017 attende una sua approvazione definitiva alla Camera dei Deputati. La Regione del Veneto, per parte sua, ha già anticipato i tempi, dotandosi, con la legge 11 del 2018, di un piano di inclusione sociale e di servizi di interpretariato per le persone con deficit dell’udito, che dovrebbero essere presenti in tutte le realtà pubbliche, a cominciare dal servizio radiotelevisivo”.

Leggi l'articolo completo
Maria Elena Giuliani

Recent Posts

Malore improvviso mentre in bici, niente da fare per un 61enne

Dopo quelli registrati nelle ore e nei giorni scorsi, ancora una tragedia nel Salento. Un…

5 ore ago

Amar Kudin: il commovente ultimo abbraccio dei colleghi al “Poliziotto gentile” (VIDEO)

"Amar era una persona sorridente e generosa, un atleta rigoroso, un grande professionista, era un…

8 ore ago

Ponticelli: c’è un sospettato per l’omicidio di Arturo Panico

Un operaio incensurato è sospettato dell'omicidio di Arturo Panico, 71 anni, il falegname ucciso a…

8 ore ago

Napoli, infermiere e guardia giurata aggrediti brutalmente: “Siamo in guerra. Ora basta”

"Siamo in uno stato di guerra, ora basta". E' la denuncia di Vincenzo Bottino, il…

9 ore ago

Larimar Annaloro, la madre è certa: “L’hanno uccisa. Ho fatto nomi e cognomi agli inquirenti”

"Non si esclude l'omicidio, perché è impossibile che una ragazza di quindici anni usi quel…

9 ore ago

“Mandati di arresto per i leader d’Israele e di Hamas”

"La decisione antisemita della Corte penale internazionale equivale al moderno processo Dreyfus, e finirà così. Israele…

10 ore ago