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Unione italiana sport per tutti (Uisp): Manco scrive a Mattarella

Pubblicato il 11 Marzo 2021

Società sportive dilettantistiche messe sotto scacco dalla pandemia. Il presidente nazionale Uisp Vincenzo Manco chiede sostegno e dignità per le migliaia di società ed associazioni sportive, capitale umano per la costruzione di una comunità solidale. Affida a una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella queste parole: “Pregiatissimo presidente, ci permettiamo di scriverle per rappresentarle una forte preoccupazione, tra le tante che oggi affliggono il Paese, ma per noi particolarmente significativa. Riguarda la sofferenza di quella grande infrastruttura sociale costituita dalle circa centomila associazioni e società sportive dilettantistiche presenti su tutto il territorio nazionale. Il mondo dello sport ha subìto pesantemente gli effetti della crisi sanitaria da Covid-19, ma ci preme sottolineare come siano soprattutto le realtà associative di base, quelle che promuovono una cultura motoria e sportiva per tutte e tutti, ad affrontare le sfide più difficili ed a subirne le ricadute. Abbiamo più volte riconosciuto i sostegni di cui lo Stato si è fatto carico per compensare il blocco delle attività e le relative restrizioni. E abbiamo risposto responsabilmente al bisogno di sicurezza nei luoghi della pratica, e negli spazi pubblici dove le poche attività sono permesse, rispettando ed investendo nei Protocolli per la tutela della salute dei praticanti. Altrettanto abbiamo apprezzato un mirato intervento a favore dei lavoratori dello sport, categoria che troverà finalmente un inquadramento normativo attraverso la nuova legislazione in materia di sport. In tal senso, il nostro auspicio è che l’impegno assunto dal precedente Governo trovi l’opportuna coerenza, affinché sia lo Stato ad accollarsi i maggiori oneri necessari per garantire le relative tutele, non scaricandole sul movimento sportivo. Questo mondo, signor Presidente, oggi rischia davvero la sopravvivenza. Un capitale relazionale che svolge un’enorme funzione educativa, inclusiva e coesiva nella costruzione di una comunità solidale. Parte integrante, a pieno titolo, del Terzo settore italiano da lei sempre riconosciuto in un ruolo decisivo per la Repubblica. Durante la pandemia, queste realtà associative dello sport di base hanno messo a disposizione tutto il proprio contributo volontario nella rete di solidarietà per la consegna della spesa a domicilio, hanno garantito vicinanza alle persone con disabilità, sono state in contatto diretto con le case e i centri antiviolenza, hanno assicurato assistenza nel doposcuola in risposta ai bisogni formativi di ragazze, ragazzi e adolescenti. Non solo sport, ma un grande giacimento umano, economia sociale, opportunità di lavoro, di socializzazione, di prevenzione e promozione della salute a disposizione per la ripresa dell’intera comunità del Paese, soprattutto delle aree più fragili e più complicate. Ci rivolgiamo pertanto alla sua grande sensibilità, alla sua costante attenzione e al suo infaticabile impegno affinché la forte sofferenza che oggi vive questa realtà abbia i riconoscimenti dalla politica e dal Governo in termini di pari dignità, circa le risposte sul terreno delle necessarie risorse e della valorizzazione del proprio ruolo. Con la deferenza dovuta alla sua Persona, le trasmettiamo la stima e l’affetto di tutta l’associazione e la ringraziamo per tutto quello che potrà fare”.