Pubblicato il 17 Settembre 2022
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato.
“La scelta di far pagare il trasporto pubblico locale a tutti gli studenti universitari che ricorrono alla ‘Carta dello studente’ non è solo scellerata ma anche del tutto sbagliata perché potrebbe avere dei profili di incostituzionalità. Per questo chiediamo al governatore Giani di ritirare la delibera e prevedere un’altra forma di sostegno al trasporto pubblico locale.
La sinistra toscana non è dalla parte della cultura, dell’istruzione e dell’alta formazione se pensa di spennare in questo modo gli studenti universitari. E la cosa davvero assurda è che sta aumentando le spese per l’istruzione violando addirittura la Carta Costituzionale.
Su segnalazione di Azione Universitaria, abbiamo approfondito la questione e ci siamo accorti che la decisione presenta possibili profili di incostituzionalità. Il pagamento obbligatorio del trasporto pubblico per tutti gli studenti universitari che ricorrono alla Carta sembrerebbe una vera e propria tassa e, per Costituzione, le nuove imposte e tasse devono essere stabilite per legge.
Purtroppo la decisione della Giunta Giani è stata presa con una semplice delibera pertanto parrebbe incostituzionale. Chiediamo un’audizione del Presidente Giani in Prima Commissione assieme alla Commissione Controllo per valutare modalità e merito di questa scelta che aumenta in modo consistente il costo della Carta dello Studente attraverso una procedura che non ci convince. C’è il serio pericolo che la Regione sia coinvolta in un lungo contenzioso amministrativo.
A quanto pare il rischio di perdere in malo modo le elezioni del 25 settembre, sta distraendo fortemente il Partito democratico che raschia il fondo del barile imponendo nuove tasse senza seguire l’iter legislativo prescritto dalla Costituzione”.
Lo dichiarano Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, e Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e Presidente della Commissione controllo.