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Le Università italiane con l’Africa per l’emergenza COVID-19

Le Università italiane con l’Africa per l’emergenza COVID-19. Nasce la Fondazione “Italian Higher Education with Africa”.

Pubblicato il 6 Luglio 2020

Le Università italiane con l’Africa per l’emergenza COVID-19. Nasce la Fondazione “Italian Higher Education with Africa”.

L’Università di Bologna, l’Università di Firenze, il Politecnico di Milano, l’Università di Napoli Federico II, l’Università di Padova e Sapienza – Università di Roma consolidano un percorso di oltre 20 mesi, per promuovere la collaborazione in ambito internazionale tra gli Atenei finalizzata alla realizzazione di un progetto formativo-didattico a livello universitario in Paesi del continente africano. Nasce così la Fondazione “Italian Higher Education with Africa”.

Le necessità di formazione qualificata a sostegno dello sviluppo socioeconomico nel continente sono rese ancor più urgenti dalla situazione contingente legata agli effetti della pandemia di COVID-19 nei paesi africani. La Fondazione individua la propria missione nello svolgimento di ogni attività indirizzata a promuovere e sviluppare, con adeguate metodologie scientifiche interdisciplinari, la didattica, la formazione, il perfezionamento degli studenti residenti nei paesi africani e l’aggiornamento del personale stesso delle università locali.

Il programma è destinato dunque a giovani talenti, selezionati con cura grazie alla collaborazione proattiva delle università locali, ed è finalizzato a fornire strumenti e qualifiche per l’accesso alla classe dirigente, mediante il conseguimento di titoli di studio riconosciuti in Italia e dunque all’interno dello spazio europeo dell’educazione.

Il programma della Fondazione riceve il supporto ed è allineato alle priorità del Ministero della Università e della Ricerca (MUR) e si coordina con i relativi piani strategici di internazionalizzazione. “Una iniziativa di promozione internazionale del nostro sistema universitario in un’area geopolitica così cruciale come l’Africa, non solo va nella piena attuazione delle priorità dell’UE in materia di azioni esterne dell’Unione, ma risulta perfettamente allineata con gli obiettivi di internazionalizzazione dell’attuale Governo, promuovendo il ruolo dell’Italia come gateway educativo internazionale”, ha dichiarato Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica.

La visione strategica che sottende all’azione della Fondazione è inoltre ispirata dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dall’Agenda 2063 dell’Unione Africana e rispondente al ruolo riconosciuto alle Università Italiane nelle linee programmatiche della Cooperazione Italiana.

La Fondazione opera quindi per offrire una formazione di elevata qualità, sia di base che specialistica, a studenti che aspirano ad acquisire una preparazione universitaria di alto livello tecnico e scientifico, per potere accedere successivamente a carriere dirigenziali, accademiche o politico amministrative nei vari settori del comparto produttivo e dei servizi, nei Paesi interessati. La comunità degli alunni andrà a consolidare il patrimonio di relazioni tra l’Italia e l’Africa arricchendo le opportunità di scambio tra i rispettivi sistemi culturali, economici, imprenditoriali e dell’innovazione nel breve e, soprattutto, nel lungo periodo.

Per rispondere a queste necessità, le Università della Fondazione IHEA hanno operato d’urgenza e hanno già avviato, in piena emergenza COVID-19, un programma formativo multilivello di affiancamento alle università africane. Pertanto, come richiesto dall’UNESCO, dalla FAO, dall’Associazione delle Università Africane e dagli stessi governi africani, la Fondazione mira nell’immediato a sostenere la resilienza dei sistemi educativi africani. A cominciare da un programma di mobilità virtuale dal primo semestre dell’anno accademico 2020/21.