Utilizza proventi illeciti per attività di ristorazione, Tribunale Catania e Gdf Siracusa sequestrano beni per oltre un milione a Gaetano Maieli

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Su richiesta della Procura Distrettuale, il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione ha disposto e la Guardia di Finanza di Siracusa ha eseguito qualche giorno fa una misura di prevenzione patrimoniale antimafia sequestrando il patrimonio nella disponibilità di Gaetano Maieli, soggetto appartenente a un’organizzazione criminale aretusea storicamente legata alla nota famiglia mafiosa dei Bottaro-Attanasio, per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro. Il provvedimento della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale Etneo arriva al termine di indagini di polizia giudiziaria svolte dalle Fiamme Gialle anche sotto il profilo economico-finanziario.

In particolare le investigazioni patrimoniali svolte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Siracusa hanno consentito di raccogliere elementi comprovanti il fraudolento agire del Maieli il quale, mediante il reimpiego di proventi illeciti derivanti dallo spaccio di sostanze stupefacenti, ha costituito e avviato una nota attività commerciale nel capoluogo operante nel settore della ristorazione in una zona a forte vocazione turistica.

Al fine di dissimulare la reale proprietà dell’impresa, il Maieli ha affidato solo formalmente la gestione dell’attività alla compagna e a un altro soggetto incensurato, il quale ha ricoperto il ruolo di mero prestanome. Il reimpiego di proventi illeciti si è concretizzato anche nell’acquisto di un appartamento a Siracusa di circa 6 vani nela quale risiede la famiglia del soggetto nei cui confronti è stata applicata la misura di prevenzione antimafia.

La Guardia di Finanza, in aderenza alle direttive della Procura Distrettuale di Catania, si è avvalsa dei più moderni sistemi informatici di ausilio alle investigazioni patrimoniali del Corpo quali il software “Molecola”, creato dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) nonché della “Dorsale Informatica”, piattaforma che riduce sensibilmente i tempi di ricerca delle informazioni ottimizzando i processi di lavoro e orientando proficuamente le indagini volte, nel caso specifico, alla ricerca delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico legale siracusano.

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Redazione Catania 2

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