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Vanessa Ballan, incinta di pochi mesi, trucidata a coltellate: fermato il presunto assassino

Pubblicato il 20 Dicembre 2023

A pochi giorni dal funerale di Giulia Cecchettin, che nei messaggi alle amiche aveva espresso tutto il suo disagio per le attenzioni troppo insistenti dell’ex Filippo Turetta, si è consumato un altro tragico femminicidio. La vittima è Vanessa Ballan, 27 anni, che aveva un bambino di pochi anni ed era incinta del secondo.

La donna è stata uccisa con almeno 7 coltellata nella sua casa a Spineda di Riese Pio X, a Treviso, e il corpo è stato rinvenuto dal marito all’ora di pranzo. Le indagini si sono subito concentrate su Bujar Fandaj, 41enne di origini kosovare, che conosceva la vittima che a quanto pare lo aveva denunciato per stalking un paio di mesi fa.

Una torbida relazione

Vanessa Ballan e il marito si era trasferiti da Castelfranco, paese nativo di entrambi, in una villetta bifamiliare nella frazione di Riese. Si erano fidanzati da adolescenti per poi sposarsi da giovanissimi. Vanessa portava in grembo il secondo figlio e il suo assassinio riporta alla mente quello altrettanto truce e spietato di Giulia Tramontano, anche lei incinta quando fu uccisa dal suo fidanzato Impagnatiello.

Vanessa lavorava come commessa all’Eurospin del paese e sembra che avesse un legame con Fandaj. La donna avrebbe però deciso di chiudere ogni rapporto con lui, cosa che il 41enne non avrebbe accettato e così avrebbe iniziato a perseguitarla. Ieri mattina si sarebbe presentato alla porta della donna, che non avrebbe aperto. Così lui ha sfondato la porta con un martello e si sarebbe accanito su di lei colpendola con numerose coltellate al torace. L’arma sarebbe poi stata ritrovata in bagno.

La fuga

Sulle mani di Vanessa sono state trovate lesioni da taglio, segno che la donna ha provato a difendersi. I carabinieri subito si sono messi sulle tracce di Fandaj, che era scomparso, ma la sua fuga è durata 12 ore. L’uomo è stato bloccato a San Vito di Altivole con l’accusa di omicidio volontario.

Come riferito da TrevisoToday il 41enne non ha opposto resistenza ed è stato interrogato dal pm nella caserma dei carabinieri di Castelfranco Veneto, per poi essere trasferito al carcere trevigiano di Santa Bona. Nei prossimi giorni sarà fissata l’udienza di convalida del fermo.

I video inquietanti

Ieri mattina, prima dell’uccisione di Vanessa, il 41enne aveva postato su Instagram foto della Slovenia. Non è chiaro se fosse davvero lì o se fosse un modo per sviare le indagini. Inoltre qualche ora prima aveva caricato dei video inquietanti, dove ha detto: “Sono fatto così: ti do subito cuore, trasparenza e sincerità. Ma non pensare mai di fottermi, perché, se mi cadi dal cuore, non ci risali più”. in un altro filmato invece ha detto: “Quando parli, guarda sempre le persone in faccia e non abbassare mai lo sguardo, perché, se abbassi lo sguardo, vuol dire che hai la coscienza zozza”.

Le parole di Zaia

Dopo la tragica uccisione di Giulia Cecchettin, il Veneto piange per un altro terrificante femminicidio. Le indagini dovranno chiarire la dinamica del delitto e le motivazioni. Intanto Zaia, presidente veneto, ha proclamato il lutto nazionale dicendo: “Un crimine così efferato si è verificato a pochi giorni dalle esequie di Giulia Cecchettin, la ferita è ancora aperta. La nostra comunità ha ancora nel cuore l’angoscia di giorni di sofferenza”.