Pubblicato il 27 Aprile 2024
“Mussolini è uno statista”. Roberto Vannacci si presenta così dopo l’ufficialità della sua candidatura alle Europee in tutti i collegi della Lega.
Il generale ha rilasciato un’intervista a La Stampa in cui ha ancora una volta manifestato con la massima schiettezza le sue opinioni.
E sul tema controverso del fascismo, sul suo creatore si è espresso così, definendolo solo uno statista, associandolo a “Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato. Statista è la prima definizione sul dizionario”.
“Non vedo perché sia necessario dotarsi della patente di antifascista per esprimere le proprie opinioni“, sottolinea.
“Credo che delle classi con caratteristiche separate aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare. Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico”, afferma.
L’autore de Il mondo al contrario, inoltre, sostiene poi che “L’aborto sia un’infelice necessità alla quale le donne sono costrette a ricorrere. Non credo che sia un diritto”.
E sul ministro della Difesa, al Corriere ha detto “Il ministro Crosetto è stato ironico, sarcastico, anche un po’ criptico. Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, spero di non deluderlo, di sicuro se dovessi essere eletto a Bruxelles mi batterei in ogni modo per perseguire la pace nel più breve tempo possibile”.