Pubblicato il 3 Agosto 2023
Tra un record del mondo e un altro ne esiste uno negativo, molto negativo, nei 100 metri.
Un’atleta somala, Nasra Ali Abukar, ha corso una batteria di qualificazione dei 100 metri donne – delle Universiadi in corso a Chengdu, in Cina – in 21”81 chiudendo la gara all’ottavo e ultimo posto.
Ed è facile intuire come questo risultato sia la peggior prestazione di ogni tempo nella storia non solo di questa manifestazione, ma di ogni altra gara internazionale. Nasra Ali Abukar ha infatti tagliato il traguardo con un tempo di oltre 10 secondi superiore alla vincitrice di questa prova, la brasiliana Silva Mourao, che ha corso in 11”58. Tanto che la corsa è diventata un caso politico. Che trae origine da un gesto di nepotismo, riferisce il Corriere.
La prestazione della ventenne Abukar, che ha gareggiato con il velo, è infatti stata definita «una vergogna», non solo per lei ma per tutta la Somalia, dal ministro dello Sport Mohamed Barre Mohamud, anche perché il video in cui la si vede impegnata è diventato virale. Addirittura, poco dopo il via, la giovane resta talmente indietro rispetto alle altre che la ripresa finisce per tagliarla.
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Adesso in Somalia è scoppiato il caso e divampano le polemiche. Il ministro Barre Mohamud ha ordinato l’apertura di un’inchiesta per capire in base a quali criteri questa atleta sia stata scelta. I sospetti maggiori gravano sul vicepresidente della federazione somala di atletica, Khadija Aden Dahir, di cui Abukar è la nipote: Aden Dahir, per questo motivo, è stato momentaneamente sollevato dal suo incarico.
Nasra Ali Abukar 🇸🇴 completó los 100m en los Juegos Universitarios en… 21.81 segundos. El Ministerio de Deportes de Somalia inició una investigación. La acusan de competir por ser sobrina de la titular de la Federación de Atletismo de su país.pic.twitter.com/CXFB3lU9g1
— VarskySports (@VarskySports) August 3, 2023
Prima che le Universiadi cominciassero, lo stesso Aden Dashir del resto aveva postato sui social una foto della ragazza congratulandosi con lei per la convocazione per l’evento in Cina.
Al di là di tutto questo, le perplessità sull’intera vicenda sono sorte già quando le telecamere hanno inquadrato la ragazza ai blocchi di partenza.
L’atleta sfoggiava un fisico non proprio da velocista.
E, purtroppo per lei, queste perplessità sono diventate certezza quando la gara è iniziata.
Per contestualizzare quanto accaduto in Cina, il tempo più lento registrato alle Olimpiadi di Tokyo (posticipate nel 2021, causa covid) nei 100 metri femminili è stato di 15’’26, più di 6 secondi più veloce della somala.