Pubblicato il 10 Luglio 2020
Prova generale con le autorità questa mattina venerdì 10 luglio per il test di sollevamento paratoie del Mose, l’opera di ingegneria idraulica più importante di Italia. Opera inutile secondo gli ambientalisti con a capo Tommaso Cacciari che hanno protestato con le barche sotto il controllo della polizia.
Conte ha auspicato il completamento prima possibile, il commissario straordinario per il Mose, Elisabetta Spitz ha spiegato la consistenza dell’opera che ha mille chilometri di tubazioni e cento chilometri di cavi elettrici dicendo che i lavori proseguiranno per altri 18 mesi. Il Mose dovrebbe essere terminato entro il 31 dicembre 2021, ma una serie di contenziosi tuttora aperti rischiano di allungare i tempi. Il ministro De Micheli ha detto che è “un’opera travagliata ma la promessa è mantenuta”. Luca Zaia si è detto preoccupato per la gestione che costerà 100 milioni di euro l’anno. Il sindaco Luigi Brugnaro si è sempre detto favorevole all’opera.