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Veronica Raimondi

Veronica Raimondi, il racconto choc dell’ex tronista: “Mi ha sputato addosso mentre correvo”

Pubblicato il 7 Ottobre 2024

“Sento il dovere morale di condividere quello che mi è successo, nella speranza che le mie parole possano servirvi per prestare sempre la massima attenzione, e, se possibile, nella speranza di poter evitare una situazione così brutta a qualcun altro”, così Veronica Raimondi.

L’ex tronista di Uomini e Donne racconta sui social la sconvolgente aggressione di cui è stata vittima mentre faceva jogging.

“Chi mi conosce sa che mi piace correre. Da quando mi sono trasferita a Roma vado a correre in una pista ciclabile vicino a dove abito. Sono stata aggredita da un ragazzo, questa mattina. Mi ha superata e mentre correva, stava facendo anche lui jogging, mi ha superato sulla destra e ha cominciato a fissarmi con una cattiveria che mi sognerò almeno stanotte. Ha cominciato a inveirmi contro, sputarmi addosso e insultarmi in una lingua che non era italiano”, rivela.

“Non ho idea di chi sia, non lo conosco. Mentre mi urlava addosso, avevo l’impressione che mi accusasse di qualcosa. Era palesemente una scusa per aggredirmi. Fosse passato qualche secondo in più e non fossero passate persone, io non so che fine avrei fatto. C’era una signora in macchina che ha visto tutto e stava semplicemente guardando la situazione da spettatrice. A me è venuto un attacco di panico”, confida.

“Qualsiasi cosa vi accada non prendetela sottogamba: rivolgetevi alle autorità, ai centri di ascolto, ai vostri cari, a chiunque possa aiutarvi e/o alleviare le angosce sorte”, continua.

“Un’ultima cosa fondamentale che voglio dire e sottolineare: non fate MAI E POI MAI quello che quella signora in macchina ha fatto con me”, sottolinea-

“Aiutate il prossimo, senza mettervi in pericolo, chiaramente, ma ci sono più modi per aiutare chi ha bisogno di aiuto”, spiega.

“Non voltate le spalle per il solo fatto che non sta succedendo a voi in quell’istante. Non dobbiamo e non possiamo far finta di niente se vediamo che qualcuno ha bisogno di aiuto, o, ancor peggio, di essere salvato. Perché un giorno, quel qualcuno, potreste essere voi”, conclude.