Pubblicato il 27 Settembre 2024
È avvolta nel mistero la morte di Maria Campai, 42enne di origini rumene ritrovata qualche giorno fa in un rudere di una villetta a Viadana, in provincia di Mantova. Gli investigatori sospettano fortemente di un 17enne, con il quale la donna avrebbe avuto un appuntamento a casa sua e che avrebbe conosciuto online. Secondo il medico legale la donna sarebbe morta per una grave ferita causata da un colpo violento alla testa e probabilmente ci sarebbe stato anche un tentativo di soffocarla.
La scomparsa di Maria Campai
Maria Campai era separata dal marito e viveva a Parma insieme alla sorella. Il 19 settembre era uscita di casa perché, almeno così aveva detto, doveva sostenere un colloquio di lavoro a Parma. L’aveva accompagnata un amico che l’aveva lasciata a Viadana ed erano rimasti d’accordo che lei l’avrebbe chiamato per farsi venire a prendere una volta finito il colloquio. La donna però non l’avrebbe più chiamato e la sorella, non avendo notizie, ha denunciato la sua scomparsa ai carabinieri di Viadana.
Il ritrovamento del corpo
Dopo la denuncia di scomparsa sono iniziate le ricerche affidate agli investigatori del Comando provinciale di Mantova e della Stazione di Viadana, che dopo 7 giorni hanno ritrovato il corpo ormai senza vita della donna nel giardino di una villetta abbandonata del paesino mantovano la mattina del 26 settembre.
Il medico legale, dopo un primo esame, è giunto alla conclusione che la donna è morta per un violento colpo alla testa, ma serviranno più esami per stabilire le cause e le dinamiche esatte del decesso. Poche ore dopo gli investigatori hanno fermato un 17enne di Viadana, che avrebbe conosciuto la Campai online e che l’avrebbe convinta a incontrarsi a casa sua.
Cosa sia successo dopo non è chiaro, ma gli investigatori ritengono che sia stato proprio il 17enne a colpire mortalmente la 42enne e che l’avrebbe poi trascinata nella villetta abbandonata, dove forse riteneva che non sarebbe stato ritrovato il suo cadavere.