Pubblicato il 4 Gennaio 2024
Una vicenda curiosa e surreale ha avuto luogo in un hotel di viale Camisano, a Vicenza, con protagonista una donna 37enne vicentina che aveva deciso di concedersi qualche giorno di vacanza. Terminato il suo soggiorno la donna ha regolarmente pagato quanto dovuto, ma poi si è rifiutata di lasciare l’albergo. Il titolare della struttura ricettiva, non sapendo cosa fare, ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato ed è qui che la vicenda ha iniziato ad assumere contorni grotteschi.
Il colloquio con la polizia con versi di animali
Sul posto sono intervenuti gli agenti della pattuglia della Squadra Volante, che probabilmente si aspettavano di dover fare i conti con una persona aggressiva e problematica. Nulla di tutto ciò, anzi, gli agenti si sono trovati davanti una donna molto elegante, ben vestita e con modi di fare molto delicati e raffinati.
Quando gli agenti le hanno chiesto per quale motivo non volesse lasciare l’hotel, lei ha risposto con una serie di frasi senza senso, alternandole con versi di vari animali. Alla domanda del perché non voleva andare via lei ha alzato le spalle e ha risposto facendo il verso della pecora. Inutili i tentativi degli agenti di instaurare un discorso sensato, poiché la 37enne ha continuato a rispondere col verso di un gatto, poi di un cane e in seguito di altri animali ancora.
Gli agenti in parte si sono comunque rasserenati, poiché la donna non ha creato problemi né tanto meno è risultata molesta o aggressiva. Il suo atteggiamento era forse un semplice scherzo, una goliardata, tant’è vero che dopo il surreale e grottesco interrogatorio la donna ha preso le sue cose e ha lasciato l’albergo per tornare a casa sua.