Il caso Giulia Cecchettin ha riacceso improvvisamente i riflettori sul fenomeno dilagante del femminicidio, un reato di cui si macchiano non solo criminali e persone violente, ma anche uomini che apparentemente sembrano “normali” o comunque ben inseriti nei contesti sociali e per nulla inclini alla violenza. Nonostante l’ondata di commozione che ha invaso tutto il paese dopo la morte della povera Giulia, persistono ancora delle storture giudiziarie che si fa fatica a comprendere. Non le comprende di certo Chiara Balistreri, 20enne di Bologna, che ormai da due anni e mezzo è costretta a subire le minacce del suo ex, benché lo abbia denunciato.
La storia di Chiara, raccontata anche da “Chi l’ha visto?” e da “Le Iene”, purtroppo non è diversa da quella di altre donne. Dopo la fine della sua relazione, l’ex fidanzato ha iniziato a perseguitarla e picchiarla per 5 anni, arrivando a romperle il naso e massacrandola di botte con calci e pugni. Due anni e mezzo fa lei ha trovato il coraggio e la forza di denunciarlo, ma è cambiato ben poco.
Chiara ha così deciso di girare un video che ha raccolto una marea di visualizzazioni, pubblicato su TikTok, per raccontare la sua storia. “Mi diceva che sarebbe ritornato a bruciarmi con l’acido, a uccidermi per averlo denunciato” – aveva detto la ragazza in un precedente video, che in questo nuovo inquietante video in un certo senso “preannuncia” la sua morte.
@chiara_balistreri___ .
Chiara ha detto che, tornando indietro, forse non denuncerebbe il suo ex fidanzato, poiché la sua denuncia non ha fatto altro che incattivirlo ulteriormente. “Se dovesse succedermi qualcosa, voglio che rimanga la mia testimonianza e soprattutto vorrei essere l’ultima” – queste le frasi inquietanti di Chiara, che sembra quasi “preannunciare” la sua morte per mano dell’ex.
Dopo la denuncia di Chiara l’ex fidanzato è tornato nel suo paese d’origine, per poi fare ritorno in Italia dopo due anni, nella città dove vive la ragazza. Una telefonata anonima ha avvisato sia la polizia sia Chiara del ritorno dell’uomo violento.
La ragazza bolognese ha ironicamente ringraziato il giudice che ha concesso gli arresti domiciliari all’ex violento, permettendogli di scappare nel suo paese e di fare poi ritorno in Italia. “Avrebbe preso la stessa decisione il giudice se la ragazza vessata, minacciata e perseguitata sarebbe stata sua figlia?” – si è chiesta amaramente Chiara. La 20enne ha detto che ormai da anni non vive serenamente e teme per la sua vita. “Mi chiedo perché in Italia bisogna per forza aspettare la tragedia per muoversi a fare qualcosa? Preferisco dare la mia testimonianza e parlarne ora da viva, prima che diventi l’ennesimo caso di femminicidio” – ha detto.
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