Pubblicato il 6 Luglio 2022
La protesta nazionale dei tassisti contro l’articolo 10 del ddl Concorrenza, che ha coinvolto diverse città italiane, ha assunto toni piuttosto alti a Napoli, dove i partecipanti hanno rivolto imprecazioni contro Selvaggia Lucarelli, che continua a esprimere diverse rimostranze contro la categoria.
L’articolo della Lucarelli
E proprio nella giornata di oggi la nota giornalista e opinionista ha scritto un editoriale sul quotidiano Domani con il titolo “Lo sciopero dimostra che i taxi non sono servizio pubblico ma privilegio privato” e con un chiaro riferimento a questi giorni di passione per i tassisti, ma non solo. Nelle storie di Instagram invece denuncia il pagamento del taxi con la carta di credito e qualche giorno fa in merito a questo ha scritto: “Giorno 29 giugno, salgo su questo taxi. Chiedo: non ha la carta? Lui: sì. Io: scusi e allora perché quel cartello? Lui: perché ci sono delle persone che hanno certe facce da ceffi, a quelli chiedo il contante. Io: in che senso scusi? Lui: eh perché poi magari finisce la corsa e scappano. Io: si fa dare la caparra prima, non ho capito? Lui: mmm emmmm. Ogni taxi è un’esperienza. Poi ti dicono: non generalizzare. E chi generalizza? In genere, è così. Poi ci sono gli onesti, ma non sono una percentuale così sbilanciata a favore, temo”.
La reazione rabbiosa dei tassisti
I tassisti dal canto loro a Napoli si sono scatenati per rivendicare la loro contrarietà alla riforma del settore e del noleggio con conducente e la riprova degli insulti contro Selvaggia Lucarelli è un video che sta girando su Twitter nel quale si vede un uomo che alza il megafono e dice “Selvaggia Lucarelli è una pu***”. La protesta coinvolge anche le donne che cantano ad alta voce, mentre nei commenti si leggono frasi come “Si è sparsa la voce”, “Che melodia” e “Vedi la notorietà”. Tutto questo ha visto il grande favore dei followers, mentre da parte di Selvaggia Lucarelli non giunta al momento alcuna replica.
Le ragioni spiegate nell’articolo della giornalista
Nel suo articolo-editoriale Selvaggia Lucarelli spiega le ragioni della sua posizione: “Con lo sciopero i tassisti intendono opporsi a quel temutissimo articolo 10 del ddl Concorrenza che riguarda ‘l’adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti‘. Insomma, la solita storia: i tassisti presidiano il loro fortino, non vogliono concorrenza, Uber è il male e così via. Naturalmente ammantano la loro arroganza di nobili ragioni. Soprattutto quando parlano di servizio pubblico. Chissà se è servizio pubblico lasciare persone a piedi di notte, con la pioggia, perché senza contanti. Lasciare i turisti in fila all’aeroporto se non hanno i 100 euro nel portafogli. O aggredire i colleghi che vogliono lavorare, costringendoli a lasciare i clienti a un isolato dalle stazioni per non farsi vedere dagli altri tassisti furiosi”.