Pubblicato il 29 Ottobre 2022
La Procura della Repubblica al Tribunale di Catania ha delegato alla Polizia di Stato l’esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa in data 24 ottobre 2022, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale, nei confronti del pluripregiudicato Giovanni Spina, 33 anni, con precedenti per delitti in materia di stupefacenti, per reati contro il patrimonio e di evasione, gravemente indiziato, allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non consente l’intervento delle difese, di due rapine commesse nelle notti del 4 e del 12 ottobre 2022 (detta seconda rapina veniva commessa in concorso con altra persona, non destinataria di misura cautelare), nonché dei delitti di porto in luogo pubblico di arma clandestina con relativo munizionamento e ricettazione.
Il provvedimento restrittivo del massimo rigore veniva emesso all’esito di indagini coordinate da questa Procura e svolte dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro la persona, sessuali e in danno di minori, avviate lo scorso 12 ottobre, intorno alle ore 23,15, a seguito di segnalazione al Numero Unico d’Emergenza – N.U.E. di una rapina consumata da due uomini armati all’interno di un distributore di carburante, ubicato in questa via Palermo, dove la Sala Operativa della Questura catanese inviava nella immediatezza equipaggi dipendenti al fine di constatare l’accaduto. La Polizia intervenuta ritrovava sul manto stradale di una via limitrofa numerosi pacchetti di sigarette di varie marche, denaro in monete e un cassetto di un registratore di cassa.
Nel corso delle investigazioni coordinate da questo Ufficio di Procura, grazie agli esiti dei servizi dinamici predisposti e alle risultanze acquisite dalla disamina delle riprese di sistemi di video sorveglianza, veniva recuperato anche un sacco dell’immondizia con all’interno l’abbigliamento indossato dagli autori della rapina, in parte intriso di tracce ematiche. Dall’analisi delle diverse registrazioni riprese dai sistemi di videosorveglianza si appurava, inoltre, che gli autori della rapina, nel corso della fuga successiva alla commissione del predetto delitto, perdevano l’arma in precedenza utilizzata – che risultava essere un fucile da caccia con canne e calcio segati e con matricola abrasa. Questa arma veniva in realtà ritrovata da un addetto alla raccolta dei rifiuti, il quale se ne impossessava e per tali fatti veniva arrestato il 13 ottobre 2022 per il reato di detenzione e porto di arma clandestina e ricettazione.
Nel corso dell’esecuzione della misura cautelare la Polizia di Stato ritrovava nell’abitazione dell’indagato 4 grammi di cocaina e diversi fogli manoscritti contenenti cifre e nominativi; per questa ulteriore condotta delittuosa il 33enne veniva denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Una volta espletate le formalità di rito, l’indagato veniva condotto nel carcere di piazza Lanza a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.
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