Pubblicato il 20 Luglio 2021
Dialoghi delle intercettazioni
“Io mai gliel’ho mandato mio figlio a queste cose… vergogna”, tuonò Maurizio Di Fede, un mafioso fermato nell’operazione Tentacoli della Squadra Mobile di Palermo, contro una sua amica che aveva permesso alla figlia di andare ad una manifestazione in ricordo della strage di Capaci.
Questo episodio risale a tre anni fa, viene fuori dagli atti dell’indagine e dimostra come Di Fede sull’argomento fosse inflessibile. La donna si era difesa dicendo al boss che si trattava di una cosa scolastica ma la sua replica non ammetteva giustificazioni: “Noi qua non ci immischiamo con i carabinieri. Noi non ci immischiamo con Falcone e Borsellino… queste vergogne sono”.
“Alla Magione, là sono nati a cresciuti, i cornuti là sono nati”, disse alludendo a Falcone e Borsellino”.
E’ stato appurato che il boss si sincerò che la piccola realmente non partecipasse alla manifestazione.