Pep Guardiola, uno degli allenatori più vincenti attualmente in circolazione e vincitore dell’ultima Champions League, ha subito l'”onta” di una multa per aver parcheggiato l’auto in modo sbagliato in un’area delimitata da una doppia striscia gialla.
Il tecnico evidentemente non sapeva che lì non si poteva parcheggiare e non è stato felice di aver scoperto di essere stato multato. Del resto la legge è uguale per tutti e se parcheggi male devi essere multato, anche se ti chiami Pep Guardiola. Il siparietto che ne è nato dopo col vigile è subito diventato virale e ha fatto il giro del web.
Pep Guardiola è arrivato proprio nel momento in cui il vigile aveva apposto la contravvenzione sul parabrezza e l’agente, quando si è accorto che si trattava dell’allenatore del Manchester City, è rimasto molto sorpreso ma nonostante ciò è rimasto inflessibile.
Tuttavia il vigile ha pensato che non avrebbe avuto un’altra occasione del genere e così ha tirato fuori il cellulare per scattarsi un selfie con il tecnico. Guardiola si è subito preso la sua “vendetta” e così ha replicato con ironia: “Tu vuoi una foto? Vuoi fare una foto con me? Sì? Allora devi pagare per farla”.
L’agente ha sorriso alla risposta di Guardiola e non ha potuto fare altro che mettere via il cellulare. Il tecnico, dopo aver preso la multa con un po’ di stizza, è salito in auto ed è andato via prendendosi la sua piccola rivincita sul vigile che ha visto respinta la sua richiesta.
@adeel.pti Warden asking for a picture & after issuing the ticket got me laughing. Another charge added haha #pepguardiola #trafficwarden #Manchester #ManchesterCity #FreePep #HMP #UEFA #premier #FYP #barcelona ♬ original sound – Adeel
L’ironia è sempre stata una delle caratteristiche principali del tecnico spagnolo che l’ha “sfoggiata” anche durante l’ultimo incontro del suo City contro il Newcastle, partita finita 1-0, quando un tifoso con insistenza gli chiedeva di fare dei cambi perché vedeva la squadra stanca.
L’allenatore catalano, stanco delle continue richieste del tifoso, si è rivolto a lui e simpaticamente gli ha detto: “Vieni qui, vieni a sederti al posto mio in panchina e fa tu l’allenatore”.
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