Pubblicato il 8 Luglio 2024
È servita a ben poco la “missione di pace” di Orban nella Russia di Putin, che dopo pochi giorni dalla visita del presidente ungherese ha sferrato l’ennesimo violentissimo attacco in Ucraina, colpendo la popolazione civile e l’ospedale pediatrico. Evidentemente Putin ha “fretta” di chiudere la guerra con l’Ucraina, non a caso solo pochi giorni fa ha presentato le condizioni per il suo piano di pace ritenute inaccettabili dall’Ucraina.
L’attacco devastante in Ucraina
Il bilancio molto grave al momento, che tra l’altro è ancora provvisorio, parla di 20 morti e 66 feriti. Nell’attacco missilistico si sono registrati 35 feriti e 10 morti a Kiev, 5 dei quali nell’ospedale pediatrico Okhmatdyt, non risparmiato dai missili russi. Altre 10 vittime si sono registrate a Kryvy Rig, la città natale di Zelensky, dove si sono contati anche 31 feriti.
Stando alle notizie giunte finora, la Russia in mattinata avrebbe lanciato oltre 40 missili su numerose città ucraine, comprese la capitale Kiev. Un MiG-31K, capace di portare missili ipersonici Kinzhal, secondo le fonti è decollato dal territorio russo per poi sparare oltre 40 razzi in territorio ucraino.
La situazione sembra molto complicata proprio all’ospedale pediatrico Okhmatdyt, ritenuto da Zelensky uno dei più importanti non solo dell’Ucraina, ma in generale di tutta l’Europa. Sotto le macerie sarebbero rimaste intrappolate altre persone, per questo motivo il bilancio è ancora provvisorio.
Da registrare poi un altro tragico incidente: una famiglia di 5 persone, un uomo di 53 ani, due donne di 64 anni e 25 anni, un bambino di 5 anni e un neonato di 3 mesi sono morti dopo essere saltati con la loro auto su una mina russa.
L’ira di Fazzolari: “Mosca colpisce la popolazione ucraina”
Mentre si rafforza l’asse tra Russia e Corea del Nord, Putin fa ancora più pressione sull’Ucraina per costringerla ad accettare le sue condizioni di pace. Quest’ultimo attacco, che ha colpito anche un ospedale pediatrico, ha indignato i paesi europei a partire dall’Italia che, tramite il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giambattista Fazzolari, ha duramente condannato l’attacco missilistico russo contro l’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev, bollato come un crimine di guerra, che si allunga alla lunga serie di crimini del regime putiniano.
“La strategia della Federazione Russa di colpire volontariamente la popolazione civile in Ucraina per tentare di piegare la resistenza della popolazione – ha aggiunto Fazzolari – è una barbarie che merita la più ferma condanna, vicinanza e solidarietà al popolo ucraino”.