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Violenza tra le corsie dell’ospedale: coltello puntato alla gola di una operatrice sanitaria. La condanna della CGIL funzione pubblica dopo l’episodio dello Spallanzani di Frosinone

Nuova aggressione all’ospedale Spaziani di Frosinone: un’operatrice sanitaria è stata minacciata con un coltello. La CGIL denuncia gravi falle nella sicurezza

Pubblicato il 22 Marzo 2025

Grave episodio di violenza all’interno dell’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone, dove un’operatrice sanitaria è stata aggredita e minacciata con un’arma da taglio. A denunciare il fatto è stata la Funzione Pubblica CGIL di Frosinone-Latina, che ha acceso i riflettori su una situazione definita da tempo “fuori controllo”.

L’ennesimo episodio in una struttura con troppi varchi aperti

Secondo quanto riportato dal sindacato, l’aggressione è avvenuta venerdì scorso all’interno della palazzina Q, da tempo al centro di segnalazioni legate alla mancanza di vigilanza. In particolare, il quarto piano, dove si trova una sala d’attesa per i pazienti, risulterebbe frequentato da persone non autorizzate che, approfittando dell’assenza di controlli, utilizzano gli spazi come luogo di ritrovo e bivacco.

A preoccupare è anche la facilità con cui si può accedere alla struttura, soprattutto dal piano -1, adibito allo scarico merci, dove le porte non sarebbero adeguatamente protette, nemmeno durante la notte.

Il sindacato: “Serve un intervento urgente della Direzione ASL”

Attraverso una nota ufficiale, la FP CGIL ha ribadito che la sicurezza del personale e dei pazienti è gravemente compromessa e ha nuovamente sollecitato l’adozione di misure concrete e tempestive. Tra le richieste, l’installazione di sistemi di videosorveglianza, il controllo degli accessi e la verifica della chiusura serale degli ingressi.

Il sindacato ha inoltre proposto la creazione di un tavolo di confronto permanente dedicato alla sicurezza dell’ospedale di Frosinone, da estendere anche alle altre strutture della ASL provinciale.

Cresce la tensione tra i lavoratori

L’aggressione all’operatrice sanitaria ha alimentato il clima di tensione tra i dipendenti, che da tempo chiedono maggiori tutele sul posto di lavoro. “Non è accettabile che chi opera quotidianamente per garantire cure e assistenza sia esposto a simili rischi”, ha sottolineato il sindacato.

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