Una brutta storia di violenza sessuale viene da L’Aquila, dove una studentessa 16enne sarebbe stata aggredita all’interno di una scuola da un bidello nel gennaio dell’anno scorso.
Secondo quanto emerso la ragazza aveva bisogno di andare in bagno e chiese le chiavi all’operatore scolastico che, in quel momento, sarebbe stato in compagnia di un assistente tecnico.
Il bidello l’avrebbe aggredita, accusa che lui ha respinto, e i giudici hanno deciso che dovrà affrontare un processo fissato per dicembre per violenza sessuale.
Tutto è partito dalla denuncia della 16enne, studentessa dell’istituto aquilano, che ha raccontato alla mamma, alla sua insegnante e anche alla preside di essere stata aggredita dal collaboratore scolastico.
Come ha raccontato la ragazza, si era rivolta al bidello per ottenere le chiavi del bagno e lui, parlando con un assistente tecnico, avrebbe detto: “Questa è la mia fidanzata, levati la mascherina, fai vedere quanto sei bella!!”. La studentessa avrebbe dunque reagito seccata a quelle parole, chiedendo con insistenza le chiavi del bagno.
Proprio in quell’occasione si sarebbe consumata la violenza: secondo la 16enne mentre percorrevano il corridoio il bidello avrebbe provato a metterle le mani sui fianchi. Lei si sarebbe divincolata entrando in bagno, ma il bidello si sarebbe infilato all’interno riuscendo a baciare la ragazza che indossava la mascherina e a toccarla.
Il bidello ha sempre respinto quelle accuse e ha cercato conforto nella testimonianza del tecnico, nella speranza che potesse scagionarlo. Le dichiarazioni del tecnico però non hanno convinto l’accusa, che ha mandato a processo anche lui per falso e favoreggiamento.
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