Pubblicato il 19 Agosto 2020
Un altro episodio di violenza sulle donne, un altro episodio di violenza domestica che ha come teatro il territorio salentino. Nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 18 agosto, gli agenti in servizio di Volante del Commissariato di Polizia di Stato di Taurisano hanno tratto in arresto Antonio Ancora, 44enne di Taurisano, perché responsabile di tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una richiesta telefonica particolarmente agitata a causa di un’infuocata lite familiare tra coniugi. Arrivati sul posto, gli agenti hanno preso contatti con due donne visibilmente molto turbate, madre e figlia, le quali hanno esposto le ragioni da cui è scaturita l’ennesima lite tra i due coniugi alla presenza della loro figlia. Dalle testimonianze rese dalle donne, l’uomo, in quel momento in casa sotto i fumi dell’alcol, avrebbe aggredito violentemente la donna a causa di incomprensioni via via maturate e cresciute nel tempo. Quando gli agenti si sono recati in casa per incontrare l’uomo, durante il percorso, hanno notato per terra, già all’ingresso, vasi ornamentali in plastica con piante rotte e capovolte. Procedendo nel cortile dell’abitazione, sempre per terra, c’erano delle sedie di plastica rotte e tracce di sangue e, buttate sul pavimento, una mazza di legno ed un coltello da cucina. Tutti segni evidenti che in quella casa si fosse perpetuata l’ennesimo atto di violenza sulle donne.
Violenza sulle donne a Taurisano. La figlia lo filma e lo fa arrestare
Notata la pattuglia della Polizia, l’uomo è uscito dall’interno dell’abitazione e rivolgendosi agli agenti, mentre tentava di riordinare lo scompiglio causato, ha motivato le ragioni della violenta aggressione sulla moglie. Quest’ultima, molto dolorante dalle percosse subite su diverse parti del corpo, è stata in un primo momento medicata dal personale del 118 intervenuto, ma poi è stato necessario trasportarla presso il pronto soccorso di Casarano per accertamenti più approfonditi. Il successivo sopralluogo, sulla scena della violenta lite, ha evidenziato agli agenti che l’interno dell’abitazione era stato messo a soqquadro, con varie parti di suppellettili e pezzi di mobilia scaraventati sul pavimento tra cui un televisore di grosse dimensioni. La figlia maggiorenne, presente all’aggressione, ha mostrato ai poliziotti alcune video riprese registrate durante la violenta lite tra i suoi genitori da cui sono emersi, inequivocabilmente, i tentativi messi in atto dal padre (due volte), di soffocare la propria moglie, dapprima afferrandole il collo tra le mani, poi con la bretella di un vestito attorcigliata intorno alla gola. Fortunatamente, solo grazie ad uno scatto improvviso della donna che le permetteva di liberarsi, l’evento non ha avuto un esito funesto. Sulla base degli elementi raccolti, ultimati tutti gli accertamenti necessari, l’uomo è stato tratto in arresto per violenza sulle donne e tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce a disposizione dell’A.G. procedente. L’ennesimo episodio di violenza sulle donne, purtroppo, manifesta un fenomeno che non accenna a placarsi e che ogni anno miete vittime innocenti, soprattutto tra donne senza la capacità e la forza di ribellarsi e denunciare. Fenomeno, purtroppo, che secondo una statistica, è aumentato a dismisura durante il lockdown che il Coronavirus ha imposto a tutti gli italiani.