Pubblicato il 6 Aprile 2022
Dopo gli episodi dei giorni e delle settimane scorse, ancora un episodio di violenza sulle donne. A finire nei guai, questa volta, è stato un 32enne che si è macchiato di diversi episodi di violenza verso la sua ex, donna di 13 anni più grande e madre di un bambino. La violenza sarebbe stata cruda e cruenta e gli episodi si sarebbero verificati a Porto Cesareo negli ultimi due anni, a partire da dicembre 2019. Tutto sarebbe cominciato da quando la relazione tra i due sarebbe finita. Da quel momento, infatti, l’uomo, non rassegnandosi alla fine della storia, avrebbe reso impossibile la vita della donna. Tra gli episodi più violenti ci sarebbe stato un dito della mano fratturato dopo essere stato schiacciato con il piede, un secchio della spazzatura scaraventato addosso, denti rotti e una birra lanciata contro l’auto in corsa di lei, con rottura del lunotto.
Violenza sulle donne, 32enne condannato per lesioni ma non per stalking
Episodi inquietanti di violenza sulle donne che, insieme ad altri che si sarebbero verificati negli ultimi due anni, sono costati al 32enne una condanna in rito abbreviato a nove mesi di reclusione. L’uomo è stato condannato solo per lesioni, mentre è stato assolto dalla seconda accusa, quella di atti persecutori. Secondo l’accusa, infatti, oltre alle violenze, il 32enne avrebbe più volte minacciato di morte la ex compagna ed il figlio. Ma non solo. Dal dicembre 2019 agli ultimi mesi, sarebbe stato un escalation di violenza, con irruzioni in casa riuscite o tentate, e minacce come quella di fare la donna a pezzi e gettarla in un pozzo. In udienza preliminare, il legale della difesa ha chiesto il rito abbreviato condizionato all’ascolto di un testimone. Si tratta dello zio dell’indagato che più volte si sarebbe recato presso l’abitazione della coppia perché chiamato dall’imputato stesso.