Pubblicato il 25 Maggio 2024
Dopo quelli dei giorni e delle settimane scorse, ancora un episodio di violenza nel Salento. Alle ore 00:10 odierne, gli equipaggi delle Volanti sono intervenuti presso un’abitazione sita nel quartiere Santa Rosa perché era giunta in sala operativa la segnalazione di aiuto da parte di personale del “118” per una persona che stava dando in escandescenza e stava distruggendo l’interno della propria abitazione. Quando sono arrivati i poliziotti era già presente personale del “118”, intervenuto poco prima, in attesa di entrare nell’appartamento perché il soggetto non voleva aprire la porta dell’abitazione al personale sanitario. Una volta convinto ad aprire la porta, notata la presenza degli operanti, l’uomo, leccese di 26 anni, già noto alle forze dell’ordine e già sottoposto all’affidamento in prova, incominciava a dare nuovamente in escandescenza urlando contro gli stessi operanti intimando loro di uscire dall’abitazione. All’interno dell’abitazione vi erano anche la madre e la sorella dell’uomo, spaventate per lo stato di agitazione in cui si trovava, dato dall’assunzione di cocaina e hashish, e per il comportamento violento.
Violenza nel Salento, l’aggressione agli agenti
Già, infatti, aveva causato molti danni all’interno dell’abitazione, sferrando anche dei pugni a uno specchio. Grazie alla sinergia nell’intervenire, i poliziotti riuscivano con non poche difficoltà a vincere la resistenza dell’uomo che tentava di barricarsi all’interno delle stanze, continuando a dare in escandescenza, e lo ponevano in sicurezza al fine di evitare ulteriori atti di autolesionismo allo stesso e ulteriori danni fisici agli operanti e ai familiari presenti. Durante l’intervento diversi operatori riportavano lesioni in quanto l’uomo ha opposto una violenta resistenza, sferrando pugni, calci e morsi. Una volta affidato alle cure del 118, i poliziotti hanno rinvenuto nella stanza dell’uomo, oltre a residui di cocaina, due roncole, due pugnali con fodero, due coltelli a serramanico e un tirapugni con lame. L’uomo protagonista della violenza nel Salento, una volta ricevute le cure dal personale medico, è stato condotto in carcere in stato di arresto per resistenza, lesioni a Pubblico Ufficiale e violazione degli obblighi dell’affidamento in prova ai Servizi Sociali.