Pubblicato il 24 Dicembre 2021
La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito di indagini a carico di un uomo 27enne indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, ha richiesto e ottenuto nei confronti di quest’ultimo la misura cautelare della custodia in carcere, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio (CT). Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno fatto luce sulle condotte poste in essere dal giovane che dal 2017 aveva allacciato una relazione sentimentale con una donna di 29anni, dalla cui unione è nata una bambina adesso di 3 anni di età.
Il giovane purtroppo, nel 2010, aveva subito un incidente stradale che ne ha causato la sua menomazione fisica a seguito della quale è stato beneficiario di un cospicuo indennizzo assicurativo che, inaspettatamente, sarebbe invero diventato la principale causa degli attriti con la madre di 49 anni. Come riferito da quest’ultima e anche dalla sua stessa compagna che ne avrebbe confermato la veridicità dei fatti, l’uomo sarebbe stato incapace di gestire in maniera oculata il denaro del risarcimento percepito.
In particolare l’uomo, a dire della madre, avrebbe elargito somme di denaro a chiunque gliene facesse richiesta, oppure l’avrebbe dilapidato nei giochi on line trascorrendo anche intere nottate alla consolle, comportamento aggravatosi dopo l’inizio della sua relazione sentimentale. A tale situazione avrebbe cercato di porre rimedio la madre che, già dal novembre del 2019, avrebbe tentato di convincere il figlio a intraprendere un percorso di supporto psicologico per superare la dipendenza dal gioco, ma tale iniziativa avrebbe invece ulteriormente incrinato il rapporto con il figlio che, pertanto, l’avrebbe più volte minacciata di morte aggredendola anche fisicamente.
Comportamenti violenti che sarebbero stati rivolti anche nei confronti della sua compagna, costretta a subire continuamente ingiurie, schiaffi e spintoni. La situazione però sarebbe irrimediabilmente degenerata nello scorso ottobre quando, invero, sarebbe passato ancora una volta alle vie di fatto tentando di colpire la madre con una stampella, inducendola così ad abbandonare l’abitazione unitamente alla nuora e alla nipote, facendovi successivamente ritorno solo a seguito delle insistenti richieste del figlio.
In quell’occasione la poveretta, dopo aver lasciato la nipote e la madre all’interno dell’autovettura, avrebbe raggiunto il figlio in casa il quale, improvvisamente, avrebbe iniziato a colpirla con testate e pugni al volto e allo stomaco, ma scusandosi con lei nel contempo adducendo le percosse a propria giustificazione quale irrefrenabile sfogo alla propria rabbia. A seguito dell’aggressione la donna avrebbe riportato un trauma cranico, al volto e alla mano sinistra, nonché la frattura delle ossa proprie del naso con relativa prognosi di trenta giorni. Il riscontro delle dichiarazioni, unitamente all’acquisizione di numerosi elementi indiziari nel corso delle indagini, hanno quindi consentito al Gip etneo di emettere l’ordinanza cautelare a seguito della quale il 27enne è stato rinchiuso nel carcere di Termini Imerese (PA).