Pubblicato il 13 Ottobre 2023
Dopo le cimici nel letto, sta per affacciarsi in Italia un nuovo allarme: l’influenza di stagione, o meglio la simil-influenza. Se nel primo caso si tratta di una situazione del tutto nuovo, l’influenza stagionale è purtroppo un appuntamento fisso di ogni anno e si stima che saranno almeno 80.000 le persone colpite ogni settimana per un totale di 10 milioni di casi.
In realtà già si sono registrati molti casi, come ha confermato il virologo Fabrizio Pregliasco intervistato da Adn Kronos Salute: “Possiamo stimare 60-80mila casi a settimana di forme parainfluenzali, un terzo delle quali riguardano proprio stomaco e intestino”.
Quali sono i sintomi del virus simil-influenza
La nuova carica dei virus cugini, almeno 262 tra tipi e sottotipi, colpirà a cavallo tra l’autunno e l’inverno circa 10 milioni di casi, che si affiancheranno ai 5-6 milioni di casi di vera e propria influenza.
Lo ha detto il virologo Pregliasco, in prima linea nella lotta contro il Covid-19 e minacciato addirittura di morte per aver prescritto vaccini ai bambini. La vera influenza è riconoscibile per via di un “rialzo brusco della temperatura, con febbre oltre i 38 gradi, almeno un sintomo generale e almeno un sintomo respiratorio”.
I sintomi della simil influenza sono mal di gola, tosse, raffreddore e in alcun casi disturbi gastrointestinali accompagnati talvolta anche da nausea e vomito. Sono sintomi molto simili alla normale influenza e proprio per questo motivo il nuovo virus è associato alla simul-influenza.
La sindrome simil-influenzale, chiamata anche influenza “like illeness”, non dovrebbe essere particolarmente debilitante e dovrebbe avere una durata limitata, meno dei 5 giorni tipici della classica influenza.