Dalle città

Viterbo, 2 ragazze trans accerchiate e picchiate dal branco: “Nessuno ci ha difeso”

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La festa del vino di Castiglione in Teverina, in provincia di Viterbo, doveva essere una serata di gioia e di divertimento, ma è stata purtroppo teatro di una vile e vergognosa aggressione dai contorni transfobici nei confronti di due ragazze trans. L’episodio è stato denunciato proprio dalle due ragazze, Giulia e Alessia, che sui loro profili Instagram dall’ospedale Belcolle di Viterbo hanno pubblicato le foto delle violenze subite, con labbra insanguinate, taglie ed ecchimosi sul corpo e addirittura un dente spezzato.

L’aggressione alle ragazze trans

Giulia ha raccontato che il branco di ragazzi ha iniziato a corteggiarle e a fare apprezzamenti, ma tutto è cambiato quando si sono resi conto della loro identità transgender. A quel punto sarebbe successo il finimondo, con il branco che si sarebbe avventato sulle due ragazze con violenza inaudita per la sola “colpa” di essere trans. Il gruppo sarebbe stato composto da una decina di giovanissimi, dove il più grande poteva avere al massimo 20 anni. Giulia nel suo racconto si è lamentata del fatto che nessuno è intervenuto per difenderle, anzi, alcune persone le avrebbero rimproverate per il loro aspetto provocatorio.

“Educate i vostri gran figli e insegnategli a rispettare donne come noi, non solo in casa ma anche per strada, a una festa. Fate schifo” – ha concluso Giulia. Parole durissime usate anche da Alessia, l’altra ragazza aggredita, che ha sottolineato come nessuno abbia alzato un dito per difenderle.

Le reazioni del sindaco e dell’Arcigay di Viterbo

Mirco Luzi, sindaco di Castiglione in Teverino, ha diffuso una nota per condannare fermamente l’accaduto ed esprimere la massima solidarietà alle due ragazze trans che hanno subito l’aggressione. “Attendiamo che sull’accaduto venga fatta piena luce dall’autorità giudiziaria” – ha concluso il sindaco.

Sulla vicenda è intervenuta anche l’Arcigay di Viterbo, che commentando la notizia ha dichiarato che l’episodio è stato un chiaro atto di violenza transfobica e non può essere derubricato a semplice lite. L’associazione ha comunicato di essersi messa subito in contatto con le vittime della violenza per dare tutto il supporto necessario, augurandosi che gli aggressori vengano identificati al più presto. “Questa escalation di violenza nei confronti delle persone Lgbt+ – ha concluso l’Arcigay nel suo comunicato – è un evidente segnale di degenerazione sociale”.

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Redazione Nazionale

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