Pubblicato il 24 Maggio 2023
Così Vittorio Feltri.
Il giornalista, fondatore ed ex direttore di Libero, che adesso siede nel Consiglio regionale della Lombardia eletto con Fratelli d’Italia, ha twittato il suo pensiero sulle persone colpite dall’alluvione in Emilia Romagna, tra morte e devastazione.
Le reazioni, sotto quel tweet, raccontano il disgusto per quelle parole, e non è la prima volta che Feltri usa il suo profilo social per commenti che vanno al di là del dovuto. Ma non sono pochi anche i “like”.
Soltanto a inizio marzo aveva commentato il naufragio dei migranti di Cutro scrivendo: “Agli extracomunitari ricordo un vecchio detto italiano: partire è un po’ morire. State a casa vostra”.
Prima piangono disperati perché non piove, poi piangono disperati perché piove troppo e qualcuno annega. Ma si può sapere che cosa cavolo vogliono.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) May 24, 2023
A commentare le parole di oggi c’è, intanto, Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Lombardia: “Ieri il nostro gruppo ha donato il proprio gettone di presenza di Consiglieri regionali in favore delle popolazioni alluvionate dell’Emilia-Romagna, invitando i Consiglieri degli altri partiti a fare lo stesso. Oggi è arrivata l’oscena risposta del Consigliere di Fratelli d’Italia Vittorio Feltri il quale, in preda ad uno dei suoi noti attacchi di incontinenza verbale, ha twittato: “prima piangono disperati perché non piove, poi piangono disperati perché piove troppo e qualcuno annega. Ma si può sapere cosa cavolo vogliono”. Attendiamo le immediate scuse del capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, nei confronti di chi oggi spala fango, piange i morti ed è costretto a sopportare anche questo. Dopodiché sarebbe opportuno che Vittorio Feltri si dimettesse dal ruolo di Consigliere regionale, di modo che la sua incontinenza verbale non continui a sporcare questa istituzione”.