Pubblicato il 1 Luglio 2024
Vittorio Feltri è una figura piuttosto divisiva e controversa e le sue dichiarazioni sono state spesso definite discutibili, per usare un eufemismo, come quando giudicò i manganelli “strumenti didattici” all’indomani degli scontri violenti tra poliziotti e studenti pro-Palestina.
Il direttore de Il Giornale, in un video pubblicato sul profilo Tiktok dello stesso quotidiano, si è lasciato andare a frasi piuttosto denigratorie che in un sol colpo hanno offeso sia le donne di Catanzaro, sia le cameriere.
La frase offensiva di Vittorio Feltri
Vittorio Feltri, commentando una foto che ritrae Ilaria Salis insieme agli altri due neo eurodeputati Mimmo Lucano e Carola Rackete al Parlamento Europeo, ha detto: “C’è la Salis che è vestita come una cameriera di Catanzaro” – per poi aggiungere per ribadire il suo concetto offensivo: “proprio la cosa più bassa che si possa immaginare”.
Tra l’altro il carico da 90 già ce l’aveva messo Nicola Porro che, commentando la foto di Carola Rackete, etichettata da Salvini come “zecca tedesca”, l’aveva “accusata” di non depilarsi e di indossare un abbigliamento troppo sportivo.
La rabbia del sindaco di Catanzaro
Le parole di Feltri hanno inevitabilmente suscitato la forte e rabbiosa reazione di Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, che su Facebook ha scritto in modo sprezzante: “Vittorio Feltri il vero volto della Padania. Lo porteremo in tribunale per le sue inaccettabili offese alla nostra città e per le sue frasi razziste. Questi sono i campioni dell’autonomia differenziata. Si vergogni e se ha un minimo di decenza chieda scusa a Catanzaro e alle donne che sgobbano nei bar e nei ristoranti con grande dignità. Sempre più deciso alla resistenza contro la prepotenza e l’arroganza dei padani”.
Anche Giusy Iemma, vicesindaco di Catanzaro, si è detta offesa sia come donna che come cittadina di Catanzaro: “Quello del signor Feltri è un giudizio sprezzante e classista, che non tiene conto della dignità e del valore del lavoro delle cameriere e del patrimonio culturale e di civiltà della città di Catanzaro”.
Dopo aver evidenziato la dignità di qualsiasi tipo di lavoro, compreso ovviamente le cameriere e quello nell’industria dei servizi, ha espresso la sua solidarietà a Ilaria Salis e a tutte le donne che difendono il diritto di vestirsi come preferiscono senza essere giudicate in base a stereotipi o commenti sessisti.