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Vladimir Luxuria insultata per la foto in bikini: “Poveri frustrati, ma non è che dietro quell’odio…”

Pubblicato il 25 Luglio 2024

Vladimir Luxuria agli insulti e alle accuse transfobiche ormai ci ha fatto il callo, infatti ha dovuto combattere sin da adolescente per difendere la sua identità, contro pregiudizi e contro il suo stesso padre che era di destra. Non l’hanno scalfita più di tanto quindi gli insulti transfobici che le sono piovuti addosso dopo aver pubblicato una foto che la ritrae in bikini con l’incantevole mare della Sardegna a fare da sfondo. La conduttrice ha rilasciato in un’intervista al Corriere della Sera ponendosi una domanda senza risposta: “Ma perché mi seguono?”.

La replica di Vladimir Luxuria agli hater

Nell’intervista Vladimir ha detto che neanche si arrabbia più, anzi, non ha intenzione di perdere tempo ed energie con “sfigati e frustrati che non hanno una vita loro e sono pronti a criticare quella degli altri”. Ha detto che postare la foto in bikini sulla spiaggia di Mari Pintau è stato un gesto spontaneo, per poi aggiungere: “Mica volevo darmi arie da sirenetta o da Miss Italia. Ero in spiaggia e in spiaggia non ci vai con il cappotto”. Ha detto di non dare più peso agli insulti, poiché ha imparato a vivere nella vita reale.

In realtà una risposta è arrivata da parte di Vladimir Luxuria, che dopo la pioggia di insulti e offese ha replicato postando un’altra foto in bikini accompagnata da questa didascalia: “La dedico agli haters, gli sfigati e i frustrati dei social: fatevi una vita!!!”. Poi, con un velo provocatorio, si è domandata: “Non sono una psichiatra: ma non sarà che tutta questa repulsione nasconda un’attrazione?”.

“Hater in carcere? Preferirei campagne di sensibilizzazione”

La conduttrice tv ha rivelato che Danilo Zanvit Stecher, il suo fidanzato da un po’ di tempo, all’inizio si arrabbiava e rispondeva a tutti gli hater. Lei stessa però le ha chiesto di non farlo poiché non ne vale la pena. Quando le è stato chiesto della possibilità che venga introdotta una legge contro l’omotransfobia che preveda misure cautelari, Vladimir Luxuria non si è detta felice all’idea che una persona si faccia qualche mese in carcere per un reato di odio. Piuttosto ha invitato al governo a fare più campagne di sensibilizzazione all’inclusione e al rispetto sin dalle scuole.