Pubblicato il 12 Gennaio 2024
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso proposto dalla società Edilservizi Srl, gestore del cimitero comunale di Itri, dopo che la stessa aveva impugnato la sentenza del TAR del Lazio che aveva rigettato il ricorso per l’annullamento dell’Ordinanza dirigenziale del Comune di Itri con ad oggetto l’intimata restituzione dei resti mortali di alcuni defunti ad una famiglia di Itri che li rivendicava per spostarli in altro luogo.
Secondo il Consiglio di Stato il Comune di Itri ha voluto assicurare “la corretta collocazione di spoglie mortali una volta rimosse dalla loro collocazione originaria. Il che rientra pienamente nei compiti di vigilanza (anche) sul corretto svolgimento del servizio. Con ciò, rileva anche il Collegio, tutelando anche quel valore morale immanente al senso di civiltà della propria collettività che è la pietas per i defunti, che non tollera, per ragioni prima etiche e di opportunità e poi di diritto, l’esercizio di una sorta di ius retentionis sui resti mortali di due defunti, a discapito dei familiari anche qualora ritenuti, a torto o a ragione, in tutto o in parte inadempienti rispetto a qualsivoglia tipologia di obbligazione pecunaria”.
“Tale sentenza entra nel merito solo della parte morale dell’accaduto, stabilendo espressamente che il conguaglio sarà “da calcolarsi in funzione di quanto sarà stabilito con la sentenza definitiva che sarà emessa dal Tribunale civile di Cassino”.