Pubblicato il 27 Febbraio 2023
Era ancora sporco di sangue quando gli agenti della Volante del Commissariato di Cisterna lo hanno notato in strada e a loro avrebbe subito ammesso di aver colpito ripetutamente alla testa la convivente con un martello.
Emergono alcuni dettagli della tragica lite verificatasi nel quartiere popolare alle porte di Cisterna giovedì. Il primo dettaglio è che l’uomo, una volta medicato al pronto soccorso per una vistosa ferita da taglio ad un braccio, è stato tratto in arresto per tentato omicidio.
Gli agenti della Polizia lo hanno trovato in strada. Erano intervenuti per la segnalazione da parte di qualche residente, di una violenta lite familiare. Lo hanno visto, sporco di sangue, a pochi metri dal portone dell’immobile in cui vive con la compagna. E’ stato lui – secondo quanto riferiscono dalla Procura – ad aver subito ammesso agli operanti che gli chiedevano conto della ferita, «di avere avuto poco prima una violenta lite con la compagna, nel corso della quale la donna lo avrebbe ferito con un coltello e lui, allo scopo di difendersi, l’aveva ripetutamente colpita alla testa con un martello».
A quel punto era imperativo accertarsi delle condizioni della donna. Non si poteva attendere oltre. Quindi gli agenti si sono portati davanti alla porta di casa, chiusa, e l’hanno sfondata.
La donna era in uno stato di semi incoscienza, con una vistosa ferita alla testa grondante sangue. Il personale del 118, intervenuto insieme anche ai militari dell’Arma per dare ausilio agli agenti, ha trasferito d’urgenza la donna in ospedale dove è stata ricoverata. Anche l’uomo è stato accompagnato al Pronto soccorso per essere medicato.