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Compare il volto di Mussolini sullo scontrino di un bar. La proprietaria replica alle accuse di fascismo

Pubblicato il 7 Settembre 2023

Nell’estate degli scontrini pazzi, dove il taglio di una torta è arrivato a costare 20 euro, giusto per citare uno dei casi più eclatanti, ci mancava solo il volto di Mussolini sugli scontrini.

La polemica è scoppiata quando ha iniziato a circolare sul web uno scontrino fiscale con l’immagine di Benito Mussolini, anche se a dire il vero l’effige del duce sugli scontrini fiscali nel bar circola già dal 2014.

Il volto di Mussolini in un bar di Verona

Gli scontrini con il volto di Mussolini vengono erogati a Cerea, un piccolo comune in provincia di Verona, nel bar Armando gestito dalla titolare Marica Bologna e dalla madre Maristella Finezza.

Come ha spiegato La Voce di Rovigo, la pubblicazione del volto del duce sugli scontrini doveva essere un evento a carattere limitato al solo mese di ottobre 2022, per ricordare il centenario della Marcia su Roma del 28 ottobre 1922.

Tuttavia quello scontrino col volto di Mussolini è diventato una sorta di icona del bar, un elemento distintivo, e quindi è rimasto per gli altri 9 anni successivi.

La replica della proprietaria: “Le accuse di fascismo? Mi fa solo piacere”

La signora Finezzo, nonostante le polemiche, ha difeso la sua scelta e non ha nascosto le sue simpatie per il periodo fascista: “Non ero nemmeno nata durante il periodo del Fascismo, ma credo che alcune azioni di Mussolini siano state positive per l’Italia, a parte gli orrori delle leggi razziali. I problemi dell’Italia sono altri, e chi è al governo sta lavorando per risolverli”.

La donna ha poi elogiato il governo di Giorgia Meloni che, a suo dire, sta sistemando i problemi provocati dalla sinistra. Ha poi replicato così alle accuse di fascismo: “Chi mi accusa di essere fascista mi fa solo piacere. Non nascondo i miei ideali, sono orgogliosa di loro. Sarebbe meglio che la gente si occupasse delle azioni di Vladimir Putin, un comunista, e dei danni che ha causato in Russia e in Ucraina, invece di polemizzare su uno scontrino”.

Ha infine concluso che non sta commettendo alcun reato e il fatto che si parla del suo bar non fa altro che aumentare la visibilità: “Se dal 2014 non ci sono stati provvedimenti giudiziari per vietarci l’uso del volto di Mussolini sugli scontrini, significa che non stiamo commettendo alcun reato. Con questa polemica, in realtà, otteniamo solo più visibilità”.