Pubblicato il 8 Giugno 2022
Harvey Weinstein, il 70enne ex produttore cinematografico condannato negli Stati Uniti a 23 anni per violenza sessuale e abusi nei confronti di alcune donne, ora è stato incriminato anche dalla magistratura britannica per un’aggressione sessuale avvenuta a Londra nell’agosto del 1996.
“Le accuse sono state autorizzate contro Weinstein, a seguito della revisione delle accuse raccolte dalla Metropolitan police nella sua inchiesta”, ha dichiarato la procuratrice Rosemary Ainslie.
Si aggiunge così un nuovo procedimento contro l’ex potentissimo fondatore di Miramax, accusato la prima volta di aggressioni e violenze sessuali in un’inchiesta di The New Yorker che diede l’inizio al movimento del “me too”, che, dopo la condanna a New York, recentemente confermata in appello, ora è sotto processo a Los Angeles, dove deve rispondere delle accuse di dieci donne.
La notizia giunge il giorno dopo quella della causa alla casa produttrice della Fiat Chrysler Automobiles (oggi Stellantis) con cui l’ex produttore si ribaltò nel 2019 mentre cercava di evitare un cervo.
La notizia, riportata dalla Reuters, ha colpito anche per l’ammontare della cifra chiesa a titolo di risarcimento danni: 5 milioni di dollari. L’incidente, accaduto nell’agosto di tre anni fa a Bedford, Stato di New York (circa 60 km a nord di Manhattan), lo lasciò “gravemente ferito e paralizzato”, con “dolori e sofferenze continue e significative”, oltre a quelle che il suo avvocato ha definito “gravi lesioni alla colonna vertebrale e alla schiena”.
A detta della denuncia presentata al tribunale dello Stato di New York, a Manhattan, Weinstein stava indossando la cintura di sicurezza quando i freni non hanno risposto ai comandi e il mezzo, nel tentativo di rallentare avvicinandosi al cervo, si capovolse.
Stellantis per ora non ha rilasciato dichiarazioni.