Pubblicato il 19 Settembre 2022
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato.
Oggi 19 settembre a Firenze inizia il percorso della Conferenza dei servizi che dovrà esprimersi sul controverso, e per WWF inutile e dannoso, progetto di un rigassificatore nel porto di Piombino.
Lo abbiamo detto più volte, ma ci teniamo a ribadirlo, le attuali scelte governative di investire in nuove infrastrutture per le fonti fossili, allontaneranno sempre di più il nostro paese dal raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione. L’ Italia dovrebbe impegnarsi su di una legge sul clima, che finalmente elimini i sussidi ambientalmente dannosi alle fonti fossili, che ci costano fino a 35 miliardi di euro ogni anno, ed investirli in serie politiche di sviluppo delle energie veramente pulite! Le rinnovabili oggi sono le fonti più pulite ma anche quelle più economiche, per questo contestualmente dovremmo approntare sistemi di accumulo più efficienti per superare ogni problema di intermittenza.
La scelta di costruire nuovi rigassificatori, oltre ad essere non ecologica (il metano è fino a 83 volte più climalterante della CO2), risulta anche piena di incognite e potenziali rischi, anche economici. E questo ancora di più in un porto piccolo come quello di Piombino, con un canale d’ingresso unico che deve servire sia l’area industriale che quella turistica. Proprio per questo un pieno rispetto della normativa Seveso in materia di rischio incidenti rilevanti (che deve essere tassativamente applicata anche ai rigassificatori), l’espletazione di una rigorosa procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) e anche la stessa valutazione di incidenza (VINCA), sono elementi imprescindibili e non possono essere aggirati da procedure semplificate in deroga alle stesse direttive comunitarie.
Per WWF è infatti evidente come il voler superare completamente questi strumenti a garanzia dell’ambiente e dei cittadini, in nome di una accelerazione burocratica impropriamente giustificata dalla necessità di garantire la sicurezza energetica (come se il GNL non debba comunque essere importato a caro prezzo, economico e ambientale, da paesi non proprio campioni di democrazia), non tiene neanche conto dell’”unicum” del sito di Piombino, con abitazioni a meno di 500 mt dal futuro impianto, con distanze di “sicurezza” assolutamente inadeguate.
Inoltre, con il progetto in questione, si stoppa una possibile diversificazione economica, che stava prendendo forma sulle nuove aree portuali, che adesso rischiano di essere ostaggio del futuro rigassificatore. Infine mancano completamente studi, che richiederebbero tempo, che rimandino ad eventuali interferenze con l’ambiente marino: nel golfo di Follonica vi è il sistema di allevamento di pesci e molluschi tra i più importanti d’Italia, oltre alla vicinanza di una Riserva Naturale Regionale come Orti Bottagone, che potrebbero risentire del processo industriale che si vuole installare, visto che il sistema aperto del futuro rigassificatore prevederà il rilascio in mare di non piccole quantità di ipoclorito, oltre che la stessa acqua di mare, a temperature notevolmente più basse.
Pertanto ci auguriamo che da lunedì, gli Enti che dovranno esprimersi sul progetto, lo facciano con correttezza, senza rilasciare pareri di comodo ed incompleti, perché il tempo stringe, non solo per Piombino, ma per tutti noi, se vogliamo puntare su una vera transizione alle fonti rinnovabili che ci consenta di contrastare seriamente il cambiamento climatico e ci fornisca una vera sicurezza energetica.
Il WWF appoggia e da solidarietà al presidio dei Comitati e dei cittadini, che la mattina del 19 settembre sarà organizzato in P.za Duomo a Firenze alle ore 10:00, per dire no ad un progetto dannoso e per noi lontano dalle politiche ambientali di cui l’Italia avrebbe bisogno.
WWF Livorno Delegato Regionale WWF Toscana