Pubblicato il 13 Luglio 2020
Situazione sotto controllo in Veneto, preoccupazione per il virus importato dall’estero e auspicio per il coinvolgimento del Parlamento relativamente al prolungamento dello stato d’emergenza da parte del Premier Conte.
E’ quanto detto oggi da Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, in conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile a Marghera.
Questi i dati relativi alla situazione Coronavirus in Veneto presentati da Zaia:
-1.069.458 tamponi
– 144 ricoverati
– 22 positivi (+2)
– 9 pazienti in terapia intensiva (dato invariato)
– 2.039 decessi (dato invariato)
– 3.654 dimessi
– 63 nati
“Ne viene fuori uno spaccato del Veneto di una situazione di assoluto controllo”, ha sottolineato Zaia commentando i dati, “Ora il nostro ceppo di virus è meno virulento, ha una carica virale inferiore. Abbiamo focolai domestici autoctoni che non ci preoccupano. Siamo in una situazione di stabilità. Tuttavia ci sono regole minimali che vanno applicate e le ricordo: mascherine e distanziamento. E’ di interesse nostro personale e della comunità”.
Zaia ha poi annunciato di aver fatto sequenziare il virus serbo.
“A preoccuparci ora sono i ceppi di virus portati da fuori, per cui abbiamo intensificato i controlli. Ovvero Serbia, Kosovo, Badanti moldave, Macedonia, Congo, Australia: vi cito tutti i dati che conosciamo”, ha detto Zaia, “Ho fatto sequenziare il virus serbo e ringrazio Domenico Scibetta (direttore dell’Ulss6 Euganea) e Giovanni Pavesi (direttore dell’Azienda Ulss ( Berica), per averci fornito i tamponi dei 4 italiani tornati dalla Serbia positivi al Coronavirus. Li ho fatti sequenziare dalla D.ssa Antonio Ricci, direttore dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ed è risultata una carica virale molto elevata nei 4 tamponi. I 4 virus sono identici tra loro e appartenenti al cluster del virus isolati in Serbia, ben diversi dai virus isolati finora in Italia. Il virus non di casa è più contagioso ed essendo cresciuto in un cluster straniero, ha la sua storia. Inoltre abbiamo notato un abbassamento dell’età dei contagiati dal nuovo virus. Ci sono due gemelline di 4 anni”.
Interrogato sull’annuncio del premier Conte di voler prorogare lo stato di emergenza fino al 31 ottobre, Zaia ha risposto: “Lo stato di emergenza presenta un aspetto giuridico e sanitario e uno di natura politica. Ci sono varie riflessioni che spero vadano affrontate in Parlamento. E’ fondamentale coinvolgere il Parlamento, anche perché i poteri sono altro rispetto all’emergenza sanitaria, immagino che ci sia qualcuno che scientificamente abbia inquadrato la situazione come un’emergenza sanitaria. La legge dice che davanti a una pandemia ci vuole un coordinamento nazionale, che ci sta. Devono chiarire se c’è emergenza, se sì quanta ce n’è e che poteri ci vogliono in base a quanta emergenza c’è. Il Parlamento è sovrano”.
Quanto al virus in arrivo dall’estero, Zaia ha ricordato che il Governo ha sospeso i voli da 13 Paesi “ma è fondamentale”, ha detto il presidente della Regione, “che l’OMS dia indicazioni perché non può diventare un problema di un solo Paese. Ci vuole una regia”.