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Zelensky presto in Italia per incontrare Giorgia Meloni: “Dateci più armi per attaccare la Russia”

Pubblicato il 6 Settembre 2024

Dopo gli ultimi eventi bellici nel conflitto russo-ucraino, che ha visto le truppe ucraine prevalere su quelle russe nella regione del Kursk, Zelensky è diventato più spavaldo e ha irriso Putin, ma è ben consapevole che ha bisogno dell’aiuto dell’Occidente e soprattutto delle sue armi per continuare la guerra.

Il viaggio di Zelensky nell’Europa occidentale

Zelensky sta viaggiando nell’Europa dell’Ovest per rafforzare le alleanze con i paesi occidentali e ha annunciato, a sorpresa, che farà tappa anche in Italia per partecipare al Forum Ambrosetti e per incontrare Giorgia Meloni per avviare delle negoziazioni.

Nella base aerea statunitense di Ramstein, in Germania, il presidente ucraino ha partecipato al Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina ed è tornato a chiedere armi per respingere gli attacchi russi, in particolare nella zona del Donetsk.

Il leader ucraino inoltre ha chiesto il permesso di usare armi a lungo raggio non solo sul territorio ucraino occupato, ma anche sul territorio russo. Ha fatto presente tutte queste cose durante gli incontri con il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il ministro della Difesa Boris Pistorius.

La missione a Kursk

Le truppe ucraine sono penetrato fino a 10 chilometri nella regione di Kursk, operazione cha provocato circa 6.000 vittime tra morti e feriti nell’esercito russo. Gli ucraini controllano oltre 1.300 km quadrati e un centinaia di città, come riferito da Zelensky durante una conferenza stampa tenuta congiuntamente con Austin.

Il presidente ucraino ha detto che quest’operazione è stata necessaria per impedire a Putin di aprire un nuovo fronte per un attacco transfrontaliero contro le regione ucraina di Sumi. Considerata la sua delicatezza, l’operazione è stata tenuta segreta fino all’ultimo, mossa che non è piaciuta agli alleati, molti dei quali non sono più così convinti del sostegno a Kiev.

La posizione della Germania

La posizione più delicata è quella della Germania, dove l’estrema destra, accusata da tempo di avere legami con Mosca, ha vinto domenica scorsa le elezioni regionali in Turingia, nella zona orientale del paese. Tra l’altro in vista del 2025 Berlino ha già annunciato che farà dei tagli relativi agli aiuti all’Ucraina, da 8 miliardi a 4 miliardi di euro, ma ha comunque garantito che consegnerà 8 sistemi di difesa aerea Iris-T SLM e 9 del modello correlato Iris-T SLS entro il 2025, oltre a quelli che ha già inviato.

La necessità impellente di armi

Lloyd Austin ha ribadito il sostegno degli USA all’Ucraina, come conferma il nuovo pacchetto di aiuti militari per 250 milioni di dollari. Venerdì scorso Londra ha detto di aver sottoscritto un contratto da 162 milioni di sterline, l’equivalente di circa 192 milioni di euro, per la fornitura di 650 missili leggeri multiruolo a corto raggio, che possono essere sparati da piattaforme differenti, marittime, terrestri e aeree.

Kiev ha sempre più bisogno di armi, soprattutto quelle per la difesa aerea, dal momento che la Russia in questi ultimi giorni sta notevolmente intensificando i suoi attacchi dal cielo.