Pubblicato il 31 Maggio 2024
E’ l’ultimo rappresentante di quelle figure mitizzate anche dal cinema italiano che ha fatto fortuna ai botteghini negli Anni 70/80. L’ultimo vitellone della riviera romagnola. Si chiama Paolo Cima, per tutti Zizì.
Martedì, il 4 giugno, compirà 80 anni.
Il pescivendolo del mercato di Rimini ha rilasciato un’intervista al Corriere nella quale ha raccontato l’epoca rappresentata anche da lui, caratterizzata dalle notti brave dedicata alla conquista delle turiste, delle donne che lo hanno reso uno dei playboy iconici.
“Ho conquistato 10 mila donne”
Sono 10mila le donne che, rivela, ha corteggiato e ammaliato, rivaleggiando col Zanza, che vantata 6mila cuori infranti.
“A Torre Pedrera sono ancora un Dio. C’è chi mi invidia per aver avuto tante donne. I più giovani, invece, mi imitano, ma non hanno la stoffa”, afferma orgogliosamente.
“I giovani oggi preferiscono la birra e gli spinelli alle ragazze, questa è la verità. Hanno il telefono, fare nuove conquiste sarebbe semplice, invece vivono isolati. Io, invece, mi facevo 5, 10 chilometri anche solo per un bacio. Mi fanno un po’ pena”, stigmatizza.
“I miei avevano una fabbrica di pesce e quando sono diventato maggiorenne erano già agiati. Appena 18enne avevo una Alfa Spider rossa e una moto Kawasaki che parcheggiavo sul lungomare. Ed era fatta. Le straniere all’epoca avevano una mentalità diciamo più aperta, venivano in riviera per fare l’amore con gli italiani”, racconta.
E sul suo segreto: “Avevo amici più belli, ma la timidezza li penalizzava. Alle donne piacciono gli uomini sicuri di sé. In realtà anche oggi continuo a essere ricercato, sono giovanile e non mi danno più di 65 anni, ma non ho più viglia di soffrire. Le donne mi piacciono ancora, ma mi sono quasi ritirato”, rivela.